Birth-day
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Sotto il segno della regia Spoleto 51 si svolgerà sotto il segno della regia
(…) Fin da quando ero molto giovane, ho sempre avuto la profonda sensazione che il nostro certificato di nascita fosse in fondo la nostra sentenza di morte (come ha detto Francis Bacon: ´Dopo tutto, siamo qui per morire´ ).
Sentivo anche che i genitori, quando concepiscono un bambino, muoiono in un certo senso metaforicamente; hanno fatto nascere una nuova vita e di conseguenza la loro stessa vita diventa superflua avendo già compiuto il loro dovere genetico.
Qualche volta, quando arriva il nostro compleanno, pensiamo al giorno in cui siamo nati ma forse anche al giorno in cui moriremo (o rinasceremo). E’ sempre lo stesso ciclo di un anno che è passato, di una natura che dapprima germoglia e inverdisce per poi fiorire, al caldo e al sole, maturare e inturgidirsi, che raccoglie deliziosamente i suoi frutti per affrontare poi il gelo – l’immaginaria fine del tempo -, ma solo per preparare ogni tutte le energie per rinascere.
Fra la nostra nascita e la nostra morte spendiamo molto tempo ed energia, costellato di creatività, desideri, amore e confusione... e durante la maggior parte di questo tempo non facciamo altro che prenderci in giro.
Mozart, la cui musica ho scelto per questa produzione, è il più grande esempio di qualcuno in cui il tempo fra il giorno A e il giorno Z è stato dolorosamente limitati ma che, ciononostante, ha colto la vita in tutta la sua ricchezza, fantasia, irriverenza e follia. E’ il suo spirito che, con l’accettazione del fatto che la nostra vita altro non è che una mascherata o una prova in costume di qualcosa dal significato più profondo, ha ispirato la mia creazione." Jirí Kylián
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