La seconde surprise de l’amour
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Sotto il segno della regia Spoleto 51 si svolgerà sotto il segno della regia
Scritto da Marivaux nel 1727 per i Comédiens-Français, viene oggi ripreso da attori di grande rilievo, desiderosi di esplorare nuovi territori artistici.
La pièce inizia con il sospiro di una dama afflitta. La Marchesa è da poco rimasta vedova: “Non c’è più consolazione per me”, dichiara alla sua domestica impaurita. Anche il Cavaliere ha perso il suo amore. Angelica, rinchiusa in convento per evitare un matrimonio obbligato, non potrà mai essere sua e l’onesto cavaliere ha intenzione di confinarsi nel profondo della sua provincia, per porre fine ad una vita di sofferenze. Trovatisi per ragioni assolutamente banali, i due si scoprono, “riconoscono” il loro dolore. Ed in quel preciso istante nasce una domanda che sembra appassionare Marivaux: come nasce l’amore? Come accade che Cupido riesca a scoccare la sua freccia?
L’incontro tra la Marchesa ed il Cavaliere si sviluppa su un ordito più complesso, nel quale si sviluppano altre relazioni, prima fra tutte, in contrappunto alle sfere aristocratiche e di tutt’altro registro, quella tra i serventi Limette e Lubin.
Marivaux e Bondy si ritrovano, fuori da ogni tempo, a riconoscere che poco importano le condizioni sociali, la raffinatezza degli approcci o del linguaggio: esiste, nella parte più profonda dell’essere umano, nonostante tutte le civilizzazioni del mondo, un lato irriducibile, primitivo, animale, fatto d’istinti, di pulsioni, di desideri. E lì sta il fascino.
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