Marc Chagall, Sole giallo (Soleil jaune), 1958, Olio su tela, cm 97 x 130; Parigi, Galerie Maeght Parigi, © Foto Galerie Maeght//Marc Chagall, by SIAE 2010
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Da Braque a Kandisky a Chagall. Aimè Maeght e i suoi artisti Ferrara, Palazzo dei Diamanti, dal 28 febbraio al 2 giugno 2010
Palazzo dei Diamanti dedica la mostra di primavera ad Aimé Maeght, figura chiave della scena artistica del secondo Novecento.
Le oltre cento opere esposte (soprattutto dipinti, ma anche sculture, ceramiche, disegni, incisioni, fotografie d’epoca e volumi illustrati delle Edizioni Maeght), da un lato permettono di ripercorrere il ventennio d’oro dell’attività di Maeght, dall’altro rappresentano l’occasione per studiare un aspetto della storia dell’arte del Novecento fino ad oggi poco indagato ma assolutamente fondamentale: il mercato dell’arte e i suoi principali animatori, i mercanti e i galleristi.
Maeght fu un editore di grande fama ma soprattutto il fondatore a Parigi di una delle gallerie più innovative del secolo, nonché, a Saint-Paul de Vence, della Fondazione Marguerite e Aimé Maeght, un tempio dedicato alla creazione artistica e un crocevia internazionale di pittori, scultori, scrittori, musicisti e intellettuali.
Amico di maestri come Bonnard, Matisse, Léger, Braque, Chagall, Miró, Calder e Giacometti, promosse la loro attività e contribuì alla nascita di una nuova stagione della loro arte incoraggiandoli a utilizzare altri linguaggi oltre alla pittura. Nello stesso tempo si dimostrò attento alle ricerche delle generazioni più giovani, dando prova di saper competere con le gallerie americane protagoniste del rinnovamento artistico del secondo dopoguerra. Inoltre, la sua instancabile attività di editore attrasse grandi personalità del mondo artistico e intellettuale, dal cui confronto nacquero straordinarie creazioni collettive.
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