Michele Cammarano. La carica dei bersaglieri a Porta Pia. 1871. Olio su tela 290x467 Napoli, Museo di Capodimonte. MiBAC Soprintendenza Spec. per il Patrim. Storico, Artistico, Etnoantrop. e per il Polo Museale della Città di Napoli
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1861. I pittori del Risorgimento Scuderie del Quirinale – Roma, fino al 16 gennaio 2011
La mostra 1861. I pittori del Risorgimento, che si apre a Roma, alle Scuderie del Quirinale il 6 ottobre e si chiude nell’anno che celebra l’Unità d'Italia, ha come tema il confronto tra la pittura italiana e gli eventi che tra il 1859-1860 (anni in cui si svolsero la Seconda Guerra di Indipendenza e la spedizione dei Mille) e il 1861 (anno della proclamazione del Regno d'Italia), hanno determinato la conquista della libertà, dell’indipendenza e dell’unità nazionale.
Così accanto ai grandi dipinti dei pittori protagonisti del Risorgimento, opere di dimensioni monumentali che rappresentano l’epopea bellica nelle sue tappe fondamentali, vengono accostate opere di dimensioni più contenute, che documentano la partecipazione popolare e collettiva all’ideale risorgimentale.
Il cuore della mostra è rappresentato dalla pittura di battaglie ad opera dei cosiddetti “pittori soldati”, lombardi, toscani e napoletani, quali Gerolamo Induno, Eleuterio Pagliano, Federico Faruffini, Michele Cammarano; tutti convinti patrioti, che presero parte in prima persona a molte di quelle battaglie, e ne resero testimonianza attraverso una pittura esatta e fedele agli eventi, mai retorica e sempre attenta ai tanti risvolti umani, naturalmente e tristemente legati alla guerra. L’altro grande protagonista della pittura di quegli anni, il livornese Giovanni Fattori, capofila dei Macchiaioli, pur non essendo partito come volontario, fu comunque ideologicamente partecipe alle lotte risorgimentali, e si recò spesso sui luoghi degli scontri, per dare alle sue opere il senso drammatico della verità dei fatti.
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