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Le Dolomiti in 3D Le nuove frontiere della rappresentazione geografica
Il modello digitale 3D delle Tre Cime di Lavaredo è il primo case study completato del più ampio progetto “Peaks-3D”, che si concluderà nel 2012, che studia le soluzioni tecniche di rilievo 3D .
La sfida tecnologica è quella di una rappresentazione innovativa della geografia, che superi i limiti delle rappresentazioni geografiche bi-dimensionali, che, soprattutto per quanto riguarda i complessi montuosi, risultano spesso limitate.
Le Tre Cime di Lavaredo, collocate tra le province di Belluno e Bolzano e parte delle Dolomiti, patrimonio mondiale dell’UNESCO dal luglio 2009, sono state scelte come primo caso di studio del progetto per la loro complessità. Presentano infatti pareti verticali di quasi 600 metri di dislivello, torri monolitiche, creste, pinnacoli e forcelle.
La sfida è stata colta con successo dai ricercatori della Fondazione Bruno Kessler di Trento e del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Pavia, con i partner tecnologici Helica, Gexcel e Codevintec.
La campagna di rilievo ha visto l’utilizzo delle più innovative strumentazioni ma anche dei più antichi mezzi di trasporto. La cartografia aerea preesistente non permetteva il rilevamento delle pareti verticali. Quindi, grazie all’azienda HELICA, si è realizzato un rilievo da elicottero con laser scanner obliquo. Per ricostruire poi le zone nascoste alla vista aerea e per documentare con maggior dettaglio (5 cm) alcune aree di particolare interesse geologico, sono stati effettuati rilievi terrestri tramite un laser scanner. L’ingombro ed il peso della strumentazione laser ha richiesto anche l’impiego di alcuni muli per il trasporto in alta quota. Un potente software ha poi elaborato l’immensa mole di dati per generare il modello tridimensionale. In ultimo, per produrre un modello foto-realistico, alcune immagini sono state proiettate sul modello geometrico così da ottenere una replica digitale corrispondente alla realtà.
Il modello ottenuto si presta ad innumerevoli potenziali applicazioni. Ad esempio per studi geomorfologici, stratigrafici e per il monitoraggio di quest’area delle Dolomiti, al fine di tenere sotto controllo la stabilità delle pareti e l’evoluzione del paesaggio. Per la realizzazione di scenografie e di animazioni per scopi didattici e per applicazioni di realtà virtuale. E’ stata tra l’altro ottenuta la visualizzazione in tre dimensioni delle vie d’ascesa utilizzate in ambito alpinistico. La riproduzione a diversa scala di repliche fisiche del modello 3D potrà inoltre essere utilizzata in ambito museale, anche per la fruizione di persone ipovedenti…
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