Correggio - Noli me tangere (particolare), 1520 circa, olio su tela,130 x 103
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Correggio e l’antico Per la prima volta a Roma una mostra sul pittore che dipingeva l’aria
Dal 22 maggio al 14 settembre si terrà a Roma la prima mostra mai dedicata ad Antonio Allegri detto il Correggio: l’unico dei tre artisti appartenenti alla cosiddetta triade rinascimentale, con Raffaello e Michelangelo, a cui non sia mai stata dedicata un’esposizione complessiva.
E’ una anomalia da sempre percepita dalla critica, che ha provato anche a rispondervi: l’unica spiegazione può essere semplicemente perché Correggio non lavorò a Roma, non lasciò alcuna opera in quello che nel Cinquecento era il più grande palcoscenico artistico del mondo e solo le opere che qui venivano dispiegate divenivano modello universale. (…)
Se a Raffaello si riconosceva l’arte suprema di esprimere gli effetti degli animi, a Correggio apparteneva quella dei corpi. Se la critica d’arte antica assegnava a Raffaello la palma del disegno, a Correggio spettava quella del “colorito”, che significava la capacità di fondere il colore con la luce come fosse cera sul fuoco. Ma si tratta di un giudizio superato: oggi tutti riconoscono a Correggio la grande capacità di disegnatore, al contrario di quanto gli rimproverava Vasari. Come scrisse un grande esperto di Correggio, “può una matita dipingere l’aria?” (…)
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