Garofalo: Circoncisione, 1519 Olio su tavola, cm 35x49 Parigi, Musée du Louvre
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Garofalo Ferrara, Castello Estense – fino al 6 luglio 2008
Sarà allestita nelle splendide sale del Castello Estense la prima mostra monografica su Benvenuto Tisi (Ferrara 1481 – 1559).
Un’occasione importante per fare il punto su un artista in passato sottovalutato dalla critica, ma in realtà già assai apprezzato come “moderno” dal Vasari, per la sua pittura e per il suo stile di vita, e straordinariamente vitale e attivo nella città degli Estensi, che in lui si identifica più che in altri.
Si potrà ammirare la Deposizione entrata nelle collezioni dell’Ermitage alla fine del XVIII secolo e con lei, dal museo russo, tre eccezionali dipinti di grandi dimensioni, realizzati da Garofalo negli anni ‘30 del
Cinquecento per il perduto convento di San Bernardino: Le nozze di Cana di Galilea, l’Andata al calvario e una strabiliante Allegoria del Vecchio e del Nuovo Testamento di metri 3,18 x 2,57. Quest’ultima tela, risulta interessante perché, per più di una cinquantina d’anni, l’opera era rimasta arrotolata e, solo nel 2007, dopo un accurato restauro, è stata pienamente recuperata. Tornerà inoltre anche un grandioso dipinto, sempre appartenente al nucleo di San Bernardino, che a ragione può dirsi il suo meno noto e che dal 1920 è custodito presso il Museo di Belle Arti del Lontano Oriente, a Kabarovsk in Siberia. La moltiplicazione dei pani e dei pesci - ove pare ritratto anche il volto del Garofalo in una delle figure in basso a destra - sbarcherà infatti nella città d’origine dopo aver percorso 15.000 kilometri, grazie all’intervento del Ministero delle Emergenze russo che, per consentire il trasporto di una tela tanto grande dalla cittadina situata nei pressi di Vladivostok fino a Mosca, ha messo a disposizione un velivolo speciale: un Ilyushin IL76.
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