Russolo - Solidità nella nebbia, 1912
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“La sfida insolente alle stelle” DAL 18 FEBBRAIO A VENEZIA, ALLA COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM, LA RARA OCCASIONE PER VEDERE RIUNITI I GRANDI MAESTRI DEL FUTURISMO.
A cento anni dalla pubblicazione su Le Figaro, il 20 febbraio 1909, del Manifesto del Futurismo a firma del “jeune poète italien” Filippo Tommaso Marinetti, a partire dal 18 febbraio e per tutto il 2009, la Collezione Peggy Guggenheim celebra questo rivoluzionario movimento d’avanguardia, che contagiò l’intera scena artistica europea, con la mostra Capolavori futuristi alla Collezione Peggy Guggenheim, a cura di Philip Rylands, direttore del museo veneziano. L’esposizione vuole essere un omaggio alla preveggenza di Gianni Mattioli, uno dei più grandi collezionisti del Novecento, per aver accolto all’interno della sua collezione un importante gruppo di opere futuriste di Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russolo, Gino Severini, Ottone Rosai, Mario Sironi e Ardengo Soffici.
Il testo sovversivo di Marinetti, che si concludeva con “eretti sulla cima del mondo lanciamo ancora una volta la nostra sfida insolente alle stelle”, era inteso in primis come una rivoluzione letteraria (“Il coraggio, l’audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia”), ma allo stesso tempo incitava, attraverso la drastica rottura con la tradizione, a un radicale rinnovamento di tutti gli aspetti della cultura italiana, esortando alla velocità, al dinamismo e alla ricerca tecnologica. L’anno seguente, precisamente l’11 febbraio e l’11 aprile del 1910, cinque artisti sottoscrissero in due momenti distinti, il Manifesto dei Pittori Futuristi: Balla, Boccioni, Carrà, Russolo e Severini. I cinque firmatari sono tutti presenti con i loro capolavori all’interno della collezione Mattioli, dal 1997 ospitata dalla Collezione Peggy Guggenheim come prestito a lungo termine. Il catalogo ragionato di Flavio Fergonzi La Collezione Gianni Mattioli pubblicato nel 2003 da Skira, documenta in maniera esaustiva ed approfondita i tesori di questa preziosa collezione di arte del XX secolo.
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