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cultura

Milano come opera d’arte

Giovedì 9 febbraio 2012 alle ore 18.00 presso l’Urban Center di Milano sarà presentato il volume Milano come opera d’arte. Giuseppe Meda, pittore, architetto, ingegnere, di Empio Malara, HOEPLI Editore


Il prossimo 9 febbraio a Milano sarà presentato il volume Milano come opera d’arte. Ada Lucia De Cesaris, Assessore all’Urbanistica e all’Edilizia Privata del Comune di Milano, porterà i saluti delle istituzioni ed interverranno Salvatore Carrubba, Presidente Accademia di Brera, Marco Romano, Architetto, Professore, Giornalistaed Ugo Finetti Vice Presidente Centro Studi Grande Milano. Coordinerà Daniela Mainini, Presidente Centro Studi Grande Milano.

Per l’occasione sarà allestita fino a venerdì 9 marzo 2012 la mostra fotografica Presenze del ‘500 nella Milano d’oggi di Toni Nicolini con le immagini tratte dal volume.

Mettersi sulle tracce di Giuseppe Meda richiede pazienza e un certo intuito. Così Empio Malara ha setacciato archivi, percorso la città e la provincia, solcato corsi d’acqua, alla ricerca dell’esclusiva figura di uno dei massimi protagonisti della Milano spagnola, un secondo Leonardo, ancora troppo poco noto e a cui questo libro rende finalmente giustizia come artefice di Milano città d’arte. Meda esordisce come pittore e, in collaborazione con Giuseppe Arcimboldo, affresca il Duomo di Monza poi, da solo, le ante dell’organo del Duomo di Milano. Acquisita una certa notorietà, disegna il gonfalone civico di Sant’Ambrogio, partecipa all’ampliamento di San Simpliciano e di altre importanti chiese cittadine come Santo Stefano in Brolo e San Tomaso. La sua opera di architetto, al servizio del governo spagnolo e delle grandi famiglie milanesi, arriva a influenzare persino la costruzione dell’Escorial. Ma la vera passione di Meda è l’ingegneria idraulica, dove la sua genialità si realizza nei progetti per rendere navigabile l’Adda dal lago di Como alla Martesana, con la progettazione di un “castello d’acqua” lungo il Naviglio di Paderno quasi completato che apre la strada a quella grande macchina idraulica che diverrà la pianura Padana. Il libro racconta un’appassionante vicenda umana – Meda ebbe una vita travagliata – nella cornice della Milano di fine Cinquecento, un’epoca le cui vestigia è possibile ritrovare attraverso le foto di Toni Nicolini e un ricchissimo apparato iconografico frutto di lunghe ricerce.
Il Centro Studi Grande Milano è un’importante Istituzione di una Milano civica costantemente impegnata nella realizzazione della città metropolitana, primo passo verso la Grande Milano.

C’è urgente bisogno di un dialogo e di una visione strategica di Milano come opera d’arte, -commenta il Presidente Daniela Mainini. La valorizzazione e il miglioramento di quanto già possediamo sono un’emergenza non più rinviabile al fine di un confronto con le altre realtà metropolitane europee e internazionali, soprattutto in attesa di Expo 2015.

Empio Malara, architetto e urbanista, è il fondatore e animatore dell’Istituto per i Navigli/Associazione Amici dei Navigli. Dagli anni ‘80 ha curato studi, ricerche e censimenti delle opere (ponti, salti d’acqua, lavatoi) del sistema dei Navigli milanesi e pavesi finalizzati al recupero funzionale dei canali. Dal 1998 promuove il recupero dell’idrovia Locarno-Venezia passante per Milano, per la navigazione turistica tramite il Naviglio Grande e quello di Pavia. Per Hoepli ha pubblicato Il Naviglio di Milano (2008).


(08-02-2012)




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Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 08-02-2012 alle :