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Contro i DCA, “Rendere sano il piacere di mangiare”

In Italia circa due milioni i ragazzi soffrono di DCA con un rapporto di 9 a 1 tra femmine e maschi. Ma l’incidenza è in aumento anche fra gli uomini. Andronico e Vescovi: “Bastano pochi stratagemmi per recuperare un corretto rapporto con il cibo”


La tv, si sa, ci vuole magri. Ma ingaggiare una battaglia quotidiana con lo specchio rischia di compromettere il rapporto con il cibo. Proprio a “Rendere sano il piacere di mangiare” punta il seminario, inserito nella Settimana del Benessere psicologico 2011, in programma giovedì 24 novembre (ore 18,30) presso lo Studio Psychè, in via del Macello 4, a Perugia.

“Il nostro obiettivo – spiegano le psicologhe e psicoterapeute Giusj Elisa Andronico e Valentina Vescovi – è di affrontare e spiegare, dal punto di vista psicologico le ragioni del nostro faticoso rapporto con il cibo”. Non solo, nel corso dell’incontro saranno date indicazioni e svelati semplici stratagemmi per recuperare un rapporto corretto ed equilibrato con l’alimentazione.
Fra le patologie psichiatriche, che negli ultimi anni hanno ricevuto maggiore attenzione da parte dei professionisti che operano nel campo della salute, i disturbi alimentari (i cosiddetti dca) sono considerati il “primo fenomeno di malattia globalizzata” che si espande a macchia d’olio in concomitanza con il diffondersi di modelli, stili di vita e cultura del corpo e costituiscono una vera e propria emergenza sanitaria. La portata di questo problema di salute pubblica è sottolineata dal tasso di incidenza. Si calcola che siano circa due milioni i ragazzi che, solo in Italia, soffrono didisturbi dell’alimentazione e che nel mondo, in prevalenza quello Occidentale, si ammalino decine di milioni di giovani ogni anno, con un rapporto di 9:1 tra femmine e maschi, sebbene l\'incidenza nel sesso maschile stia progressivamente aumentando”.
Ma chi di noi non si è mai cimentato in una dieta per perdere qualche chilo di troppo? “La nostra immagine corporea e la percezione del nostro aspetto – spiegano le terapeute - influenzano fortemente le relazioni con gli altri: le persone che hanno di sé un\'immagine corporea positiva tendono a sentirsi più sicure in tutte le attività sociali e sono a proprio agio in molte situazioni; per chi invece non è soddisfatto del proprio aspetto o parti di esso, le interazioni con gli altri risultano spesso un po\' più complicate o addirittura inesistenti. Eppure, un regime alimentare troppo ristretto rischia di essere controproducente. “Le diete-digiuno non premiano – avvertono le psicologhe –. Al contrario, espongono al rischio di continue ricadute e risultati fallimentari”. “Tenere sotto controllo un istinto primario come quello della fame è impossibile”; chiariscono. Per questo molte diete non funzionano, perché o non si riescono a seguire fino in fondo o si seguono e poi si recuperano i chili perduti.

Per info:
Settimana del Benessere Psicologico
www.settimanabenesserepsicologico.it

(23-11-2011)

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Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 23-11-2011 alle :