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La cultura dell’acqua per “I Grandi Workshop della Grande Milano”

Il 3 ottobre 2011 il Centro Studi Grande Milano in collaborazione con Human Heritage propone un convegno dal titolo “Orti-Giardini del Mediterraneo: archetipi e laboratori per il futuro. La risorsa sapiente dell’acqua nel giardino di Pantelleria”


Lunedì 3 ottobre 2011 alle ore 10.00, presso la prestigiosa sede di Palazzo Affari ai Giureconsulti di Milano, sito in Piazza Mercanti 2, il Centro Studi Grande Milano in collaborazione con Human Heritage propone un nuovo evento legato alla serie “I Grandi Workshop della Grande Milano”.
Il Workshop internazionale è dedicato alla cultura dell’acqua, un tema al centro dell’attenzione dei programmi strategici dell’Europa e delle Nazioni Unite, come anche di Expo 2015.
La questione della risorsa idrica, di interesse planetario, verrà affrontata da due prospettive differenti: la lezione antica dei saperi tradizionali e le moderne tecnologie, che da questi devono attingere per un uso sostenibile delle risorse.

La prima prospettiva, con lo sguardo profondo della storia, esplora la biblioteca di saperi tradizionali del Mediterraneo, che da tempi antichissimi hanno reso abitabili per l’uomo i contesti più difficili. Memoria vivente ed emblema di essi il Giardino di Pantelleria, che viene perciò in questa sede proposto per la candidatura a patrimonio dell’umanità. Per dialogare con la seconda prospettiva, quella delle più avanzate tecnologie di trattamento e gestione del ciclo delle acque, per proporre una visione capace di fornire le basi per una strategia di compatibilità tra la presenza umana e l’armonia del pianeta.

Sul tema, introdotto e promosso da Daniela Mainini, Presidente del Centro Studi Grande Milano, interverranno i massimi interlocutori istituzionali, scientifici e importanti operatori economici del ciclo dell’acqua, con il coordinamento scientifico di Gian Paolo Corda e Serena Massa.

Gli aspetti storici e le applicazioni attuali dei sistemi agricoli tradizionali del Mediterraneo saranno presentati da Gidi Bashan, Director of Community and Forest of the Jewish National Fund, da Josè Tito Rojo, Departamento de Botanica, da Pietro Petraroia, Direttore Generale del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza.
Il tema della gestione sostenibile delle risorse idriche sarà trattato da Lanfranco Senn, Presidente della Metropolitana Milanese, da Graziano Musella, Presidente di Amiacque srl, da Rossella Monti, Direttore di Hydroaid, da Mauro D’Ascenzi, Vice Presidente Delegato di Federutility. I programmi di cooperazione tra i Paesi del Mediterraneo per la gestione sostenibile delle risorse idriche saranno illustrati da Gian Paolo Morello, Segretario Generale Comitato Italiano Città Unite. Gli aspetti innovativi di un’agricoltura sostenibile saranno illustrati da Gabriella Funaro, progettista di Skyland.

I giardini e la cultura dell’acqua di Pantelleria saranno presentati da Francesco Brignone, autore del libro U Jardinu, da Giuseppe Barbera, Dipartimento di Colture arboree Università di Palermo, da Sebastiano Tusa, Soprintendente per i Beni Culturali ed Ambientali di Trapani, mentre Angela Viola proporrà una lettura dei significati poetici e simbolici da sempre legati all’idea di giardino.

In http://hheritage.wordpress.com/ si legge: “Il giardino nella cultura mediterranea è originariamente un orto-giardino, un frutteto racchiuso entro lo spazio sacro protetto dal muro, come narra lo stesso Omero (Odissea, VII, 113-130).
È’ il luogo destinato a soddisfare le esigenze e i ritmi fondamentali della vita e allo stesso tempo simbolo e figura di una rappresentazione spirituale del mondo che, nella delimitazione degli spazi e nel culto tributato all’ albero sacro, rifletteva il profondo legame riconosciuto nell’antichità tra l’uomo, la natura e l’ordinamento del mondo.
La più antica rappresentazione di un giardino, incisa su una tavoletta sumera, raffigura un albero da frutta circondato da un muro. Tutta l’idea di giardino si è sviluppata nel corso dei secoli proprio su questo concetto: uno spazio chiuso dove crescere gli alberi. Simbolo dell’idea primigenia di giardino, il giardino di Pantelleria è il frutto di un insieme di conoscenze costruite nei millenni. La sua forma e concezione rispecchiano la matrice sumera. Il mito Sumero, vecchio di cinque millenni, narra: il giardino primordiale è un albero da frutto chiuso in un recinto. A realizzarlo fu la dea Ishtar, signora dei cieli e della terra, stella del mattino e della sera, con l’albero che aveva raccolto lungo le sponde dell’Eufrate. La pianta sacra sarà coltivata, irrigata e difesa da un muro di pietre contro gli attacchi del vento del deserto, dal morso del bestiame, dai furti e dagli sguardi indiscreti degli uomini fino a quando non porterà a maturazione i frutti. L’albero è simbolo della vita e il giardino lo è del grembo.
I giardini sumeri come archetipi si sono evoluti, ma il giardino primigenio ancora oggi fa bella mostra sull’isola di Pantelleria: torri di pietra conservano dietro una porta, un solo albero di agrumi, spesso un arancio.
Straordinario esempio di tecnologia ed architettura agricola, il giardino pantesco rappresenta la capacità dell’architettura a secco, diffusa ovunque nel Mediterraneo, di far crescere e fruttificare colture in contesti “estremi”, dove l’uomo ha sempre dovuto contrastare il vento e la siccità.
Esempio unico e concreto le cui radici risalgono alla storia del Mediterraneo, rappresenta un patrimonio culturale di inestimabile valore, una ‘memoria vivente delle società mediterranee’ e del loro sapiente relazionarsi con l’ambiente in cui vivevano.
Il fenomeno Pantelleria non è isolato. Prove ulteriori di questo concetto, ispirate dai ritrovamenti archeologici dell’antica Teodosia, la città greca fondata nel VI secolo a.C. sulle sponde del Mar Nero, sono i pozzi di rugiada, che hanno portato alla realizzazione del cosiddetto ‘condensatore’ di Zibold e, sulla scia di questo, ad un numero di esperimenti di condensatori di massa in Europa, India e Nuovo Messico nel corso del XX secolo, il cui culmine è rappresentato dalla fondazione dell’ Organizzazione Internazionale per l’Utilizzo della Rugiada (International Organisation for Dew Utilization OPUR).


Gli aspetti della candidatura del Giardino e del paesaggio di Pantelleria alla lista del patrimonio mondiale UNESCO, patrocinati dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, e dal Ministero dell’Ambiente, saranno trattati dal Presidente CNI Unesco Giovanni Puglisi, dal Direttore dell’Ufficio Valorizzazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Mario Resca, dal Presidente del FAI Ilaria Borletti Buitoni, da Lionella Scazzosi, Direttrice del Centro di Ricerca e Documentazione Internazionale per il paesaggio Politecnico di Milano.
A sostenere la candidatura anche le Istituzioni rappresentate da Alberto Di Marzo, Sindaco di Pantelleria, Alessandro Colucci Assessore ai Sistemi Verdi e Paesaggio Regione Lombardia, Sebastiano Missineo, Assessore Ragionale ai Beni Culturali e all'identità Siciliana e l'On. Roberto Rosso, Sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

La connessione tra storia, architettura, arte e risorse idriche nei siti UNESCO sarà illustrata da Emo Agneloni, Vice Presidente Centro Studi Grande Milano ed Editore della Rivista Siti Unesco.
Il collegamento con il tema di EXPO 2015 “Nutrire il Pianeta, energia per la vita”, sarà sottolineato da Roberto Arditti.

Concluderà i lavori il Ministro della Salute, On. Ferruccio Fazio.


Per informazioni:
CENTRO STUDI GRANDE MILANO
Piazza Duomo, 17 - 20121 Milano
tel. 02 45471828 fax 02 45471830
E-mail: info@centrostudigrandemilano.org
Web Site: www.centrostudigrandemilano.org

(01-10-2011)

Link consigliati:
Human Heritage

Rivista Siti UNESCO



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Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 01-10-2011 alle :