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cultura

Completato il restauro di Villa Marini Rubelli e dellaTorre degli Ezzelini, prende vita un articolato sistema di accoglienza ed offerta turistica a San Zenone

A San Zenone, dal 18 settembre 2011, prende corpo quel concetto di “paesaggio culturale” che ha ispirato il processo di valorizzazione e di sviluppo culturale e turistico, condotto con tenacia dall’Amministrazione comunale in questi anni


Quel territorio sul limitare della provincia di Treviso, “porta” della Pedemontana tra Brenta e Piave, cerniera ideale tra la pianura veneta e le Prealpi, dove ancor oggi ambiente umano e paesaggio si fondono, ha inspirato un nuovo modo di intendere il turismo: un sistema d’esplorazione del territorio, un’ occasione di conoscenza dell’insieme di paesaggio, storia, tradizioni e cultura.

A Settembre, dunque, una serie di eventi di grande respiro, segnano il concretizzarsi di questa idea portante.

Prima di tutto il recupero, dopo un lungo restauro iniziato nel 2008, finanziato dalla Regione del Veneto e dal Comune di San Zenone degli Ezzelini, e la restituzione al pubblico di due luoghi simbolo di San Zenone: Villa Marini Rubelli e la Torre degli Ezzelini.
Il complesso di Villa Marini Rubelli, edificato a partire forse dal Quattrocento e nelle forme attuali tra Sette e Ottocento, da settembre, oltre ad accogliere il nuovo centro culturale e d’informazione turistica per la visita della Pedemontana, si trasformerà in una vera e propria vetrina per le eccellenze e tipicità dell’area. Un punto informativo pensato sia per i cittadini sia per i turisti, per conoscere tutto ciò che offre il territorio e programmare una visita a 360° che accompagni il visitatore alla scoperta delle bellezze artistiche, architettoniche e ambientali, ma anche delle specialità enogastronomiche e artigianali che caratterizzano la produzione locale.

Dopo oltre 20 anni, da Settembre sarà anche possibile accedere alla Torre degli Ezzelini: simbolo della città e unica testimonianza rimasta del dominio della famiglia degli Ezzelini che, nel XII secolo, s’impossessò di San Zenone e qui venne definitivamente distrutta.
L’intervento di restauro della Torre, che sorge sul colle Castellaro, è l’ultimo tassello di un intervento di recupero che ha interessato negli anni passati l’intero complesso storico del Castellaro, ove si concentrano i resti più significativi dell’insediamento medievale di San Zenone.
Gli spazi interni alla Torre - dal cui Belvedere si può ammirare un panorama mozzafiato - sono stati resi fruibili, grazie ad una sorta di scala/percorso destinata ad ospitare anche una mostra didattico-illustrativa permanente, che ricostruisce la storia degli Ezzelini e dei feudi medievali della Pedemontana.

In tal senso Villa e Torre, che distano poco meno di 600 metri l’una dall’altra, diventano i due estremi
di un articolato sistema di accoglienza e di valorizzazione territoriale, svolgendo un ruolo chiave per l’intero territorio della Pedemontana.

Inoltre, dal 18 settembre 2011 all’8 gennaio 2012, Villa Marini Rubelli ospiterà, promossa dal Comune di San Zenone, la mostra “San Zenone, Terra di Artisti” frutto di un progetto espositivo curato dal Gruppo d’Arte Noè Bordignon (presente sul territorio da oltre trent’anni) che, dopo una lunga ricerca scientifica, ha strutturato un inedito percorso in ordine cronologico, con oltre 200 opere di artisti che, a partire dalla fine del Settecento fino ad oggi, si sono fatti ispirare dall’ambiente umano e dal paesaggio di San Zenone.

La Regione del Veneto ha capito la necessità di raccontare insieme il paesaggio, la storia, le tradizioni e la cultura ed ha quindi reso fruibile il piccolo borgo veneto in maniera forte ed innovativa, valorizzando quell’insieme che costituisce la forza e l’assoluta originalità di San Zenone.


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(13-09-2011)




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Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 13-09-2011 alle :