Nel 2011 in Italia verranno prodotte complessivamente 276.000 tonnellate di mozzarella per un controvalore di 1,725 miliardi di euro, con un nuovo miglioramento rispetto al 2010 sia in termini di volume che di valore. A fare queste previsioni è la società di ricerche Databank – Cerved Group, che segnala l’escalation vissuta dalla mozzarella dal 2008 a oggi e traccia uno scenario fino al 2012. Se nel 2008 la produzione nazionale era pari a 267.400 tonnellate nell’arco di 5 anni arriverà a 278.500 tonnellate, mettendo a segno una crescita del 4,1%. Nello stesso periodo il fatturato alla produzione salirà del 9,3%, passando da 1,6 a 1,75 miliardi di euro.
I record di questo formaggio non finiscono qui. Infatti la mozzarella è anche il numero 1 tra i formaggi freschi, visto che rappresenta oltre 1/3 di tutti quelli preconfezionati venduti nella distribuzione moderna. E inoltre ha un tasso di penetrazione altissimo: infatti la mozzarella viene acquistata dal 98,84% delle famiglie italiane (fonte Eurisko).
Questo formaggio a pasta filata nelle sue tante tipologie si identifica così profondamente con la nostra gastronomia da essere diventato in tutto il mondo sinonimo dell’Italia a tavola. Il successo globale della mozzarella, infatti, non conosce crisi: ormai quasi il 18% della produzione nazionale di mozzarelle viene venduto sui mercati esteri dei cinque continenti. Secondo i dati ufficiali Assolatte, nel 2010 l’export italiano di mozzarelle e di altri grandi formaggi freschi della tradizione italiana è cresciuto del 10% in volume, superando le 100.000 tonnellate.
È dunque grazie alle industrie lattiero casearie se la mozzarella ha conquistato il mondo e ha saputo tenere il passo con l’evoluzione delle abitudini alimentari dei consumatori, continuando a conservare le sue caratteristiche di tipicità e italianità.
(31-08-2011)
|
