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Wojtyla “All’Altare di Dio”

Immagini fotografiche e video del Giovanni Paolo II in mostra ai Musei Capitolini di Roma dal 29 Aprile al 25 settembre 2011, per ricordare ed omaggiare il grande Pontefice


I Musei Capitolini ospitano, dal 29 aprile al 25 settembre 2011, l’esposizione “All’Altare di Dio”. In mostra 150 fotografie, firmate dal noto fotografo Vittoriano Rastelli, accompagnate da dettagliate descrizioni in tre lingue (italiano, polacco e inglese) e i video che racconteranno la vita, gli insegnamenti ed il percorso di fede di Papa Giovanni Paolo II ma soprattutto i viaggi, i grandi discorsi, gli incontri istituzionali con le più grandi autorità ecclesiastiche e politiche e l’infinito abbraccio di Karol Wojtyla con i giovani, il suo popolo. La mostra, curata da Carlo Orichuia, sarà ospitata anche dal Castello Reale di Varsavia dal 17 maggio al 31 luglio 2011 e, a seguire, sarà a Madrid, Lisbona, Manila e Buenos Aires.
La rassegna, inoltre, sarà caratterizzata da 5 contributi di autorevoli padri della Chiesa: sulla santità di Karol Wojtyla si sofferma il Cardinale José Saraiva Martins; sulla sofferenza il Cardinale –medico Julián Herranz; dell’amore per la Chiesa, per Roma e per la sua patria parlano il Cardinale Giovanni Battista Re e il Cardinale Camillo Ruini; il grande tema della pace è affrontato dal Cardinale Renato Raffaele Martino.

Focus sulla rassegna
Le fotografie di Rastelli non raffigurano solo le istantanee degli eventi religiosi presieduti dal Papa, ma anche momenti non istituzionali, anzi intimi e quotidiani quali quelli di preghiera, riflessione, raccoglimento, meditazione di Giovanni Paolo I.
Assai devoto alla Vergine, Wojtyla è immortalato in “colloquio” con Lei, e negli scatti parlano da soli i dettagli del volto e dei gesti del Pontefice.
I visitatori della mostra si stupiranno invece nel non trovare esposte le immagini, pur tanto care e ancora impresse nella memoria di ciascuno, degli ultimi anni di Giovanni Paolo II, pesantemente segnati dall’avanzare della malattia, anche e non solo perché per mostrare il rapporto del Papa con la sofferenza non era necessario farlo vedere malato.
Non mancano invece le foto del Wojtyla cittadino del mondo, che ha conosciuto popoli e paesi, che ha capito e interpretato tutte le lingue ed ha colto in ogni cultura, anche in quelle apparentemente più distanti dal cristianesimo, le radici comuni che rendono gli uomini e le donne di ogni civiltà e condizione fratelli e sorelle: sono più di 100 i viaggi apostolici oltre i confini italiani compiuti da Giovanni Paolo II, un papa che ha coperto una distanza maggiore rispetto a quella fatta da tutti gli altri papi messi insieme per portare a compimento il progetto missionario che caratterizza tutto il suo pontificato, quello di portare il Vangelo a tutte le genti costruendo un ponte tra nazioni, popoli e religioni. La macchina fotografica di Vittoriano Rastelli è stata fedele cronista di questo.
Siccome poi Giovanni Paolo II è stato il Papa dei giovani e di una Chiesa giovane, pur nella fedeltà ad una millenaria tradizione, Rastelli, fotografando il Papa, ha ritratto anche generazioni di “papaboys”, che si susseguono pure nella mostra. Dai giovani il Papa traeva ispirazione e forza, donando loro un grande orizzonte ideale per la vita e un incoraggiamento a non avere paura del futuro. Per loro, com’è noto, ha istituito la Giornata Mondiale della Gioventù – che Benedetto XVI ha voluto continuare.


Francesca Mallone

(29-04-2011)

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Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 29-04-2011 alle :