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La Fòcara di Novoli nella lista del Patrimonio Italiano della Cultura Immateriale
Raffaele Fitto, Ministro per i Rapporti con le Regioni e la Coesione Territoriale, ha annunciato che sono iniziate le procedure per il riconoscimento. Il sindaco: “Questa notizia onora la nostra comunità e ci spinge a lavorare sempre meglio"
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La Fòcara di Novoli (Le) sarà iscritta nella lista del Patrimonio Italiano della Cultura Immateriale.
La notizia è stata data il 15 gennaio 2011 dal Ministro per i Rapporti con le Regioni e la Coesione Territoriale, Raffaele Fitto, proprio mentre a Novoli ha preso il via il ricco calendario di appuntamenti che anticipa l’accensione di quello che è il fuoco più grande del bacino del Mediterraneo.
La Fòcara infatti è un gigantesco falò di 20 metri di diametro e 25 metri di altezza, costruito con tralci di vite intrecciati a mano secondo una tradizione secolare, che si tramanda di padre in figlio, che ogni anno nella notte tra il 16 e il 17 gennaio viene acceso per celebrare la festa di Sant’Antonio Abate secondo una ritualità che unisce elementi sacri e profani.
Raffaele Fitto in un comunicato diffuso nel pomeriggio dal suo ufficio stampa dichiara: “Ho accolto con vivo piacere l’invito del Sindaco di Novoli, Oscar Marzo Vetrugno, a sostenere personalmente l’iniziativa, che ha già ricevuto la piena condivisione del Ministero per i Beni Culturali. In tal senso al Ministro Bondi va il mio ringraziamento per la sensibilità dimostrata. Nei prossimi giorni saranno perfezionate le procedure affinché questo secolare e tradizionale patrimonio culturale del Salento, ravvivato ogni anno dall’impegno congiunto degli amministratori, dell’economia e delle associazioni locali, assurga finalmente a bene immateriale riconosciuto e tutelato a livello internazionale, come ampiamente merita”
“Siamo onorati e orgogliosi di ricevere questa notizia proprio nei giorni della Fòcara – commenta il sindaco di Novoli, Oscar Marzio Vetrugno -. L’attenzione da parte del Ministro è per noi un riconoscimento del lavoro che questa piccola comunità ha svolto con passione e dedizione in questi anni per far sì che, in tempi di globalizzazione, si mantenesse inalterata nelle forme, nei significati e nei valori, una tradizione secolare, pur facendola conoscere al mondo. L’avvio dell’iter per l’iscrizione nella lista del Patrimonio Italiano della Cultura Immateriale pensiamo sia un primo determinante passo per la tutela, la promozione e la salvaguardia di questa nostra festa popolare antichissima che, partendo da una tradizione locale racconta la vita e la civiltà di una piccolo territorio italiano, ma mette in bella evidenza valori quali quelli della pace, dell’identità, della cultura che sono universali e patrimonio condiviso. Un sentito ringraziamento va sia al Ministro Fitto che al Ministro Bondi per permettere a Novoli e alla Fòcara di Sant’Antonio Abate di andare incontro al futuro con la forza di un bagaglio imponente e irrinunciabile fatto di saperi antichi”.
(17-01-2011)
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