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Gli enoappassionati ed il “consumo critico”

Parlano di vino e vogliono conoscerlo meglio, sono attenti alla qualità e amano berlo in compagnia: è il “consumo critico” lo stile sempre più diffuso tra gli eno-passionati, secondo un’indagine di Enoteca italiana che sarà presentata il 9 giugno a Trento


Discorrono di questo o quel vino, frequentano locali ad hoc dove è possibile assaggiare etichette di tutto il mondo, per approfondire la propria conoscenza, orientano le proprie scelte verso la qualità ed attribuiscono al vino valori sani e genuini: è il “consumo critico” lo stile sempre più diffuso tra gli enoappassionati, per i quali lo sperimentare nuove bottiglie, è l’occasione per incontrare gli amici o conoscerne di nuovi. E’ questo il risultato di un’indagine che, il 9 giugno all’Università degli Studi di Trento, sarà al centro del talk show “Vino, identità e relazioni sociali”, con importanti personalità del mondo del vino, dell’università, della politica e della comunicazione, chiamate “a raccolta” da Enoteca Italiana per confrontarsi con i più giovani. Testimonial dell’evento, che fa parte di “Vino e Giovani”, la campagna di educazione alimentare e comunicazione per le nuove generazioni di Enoteca Italiana e Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, in partnership con il progetto europeo “WineInModeration. Art de vivre”, l’attrice italiana Valentina Cervi (info: www.vinoegiovani.it).
Oggi “bere vino si sposa con l’attenzione alla qualità, alla naturalezza e alla bontà del prodotto”, spiega il professor Omar Calabrese, docente di Semiotica delle arti del Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Siena, nell’introduzione al nuovo capitolo de “I Fogli di Bacco”, la collana di Enoteca Italiana, che raccoglie le indagini sociologiche e statistiche dedicate al rapporto tra le nuove generazioni ed il vino, realizzate proprio da quel Dipartimento: un’indagine sul consumo di vino e le forme di socializzazione che ciò comporta, realizzata a Bologna, realtà esemplare di una pratica comune in tutta Italia, grazie all’antica e consistente presenza delle osterie, che, da locali “popolari”, hanno saputo addattarsi ai tempi, conquistando giovani, stranieri e professionisti, i cui “racconti” individuali offrono una fotografia dettagliata della natura intrinseca del consumo di vino nei luoghi pubblici, interclassista e assai trasversale, come asse portante delle relazioni sociali.
“Il vino - prosegue Calabrese - viene ritenuto una componente essenziale della comunicazione, perché le occasioni di consumo sono per natura collettive, e nell’incontro fra soggetti consentono la trasmissione dei saperi (cosa si beve, distinguere i sapori, collezionare aspetti del gusto), ma soprattutto emotivi, favorendo il contatto mediante la conversazione, l’atmosfera di allegria, la condivisione di piaceri”. Ma, dall’indagine, emergono anche interessanti novità, come la rinascita di valori come quello dello scambio (sentimentale, di amicizia, di simpatia o di corteggiamento) e quello del dono (l’offerta come piacere e testimonianza), e una vera e propria sorpresa, conclude Calabrese, “è l’associazione fra vino e politica, non ideologica, ma come ulteriore occasione collettiva di consumo fra persone che condividono le stesse esperienze”.
“Con “Vino e Giovani”, Enoteca Italiana incontra le nuove generazioni - spiega il direttore generale Fabio Carlesi - per capire cosa pensano del vino e del suo mondo, dell’importanza della sua ritualità e gestualità quotidiana come motivi di convivialità e dello stare insieme”. Al talk show di scena alla Facoltà di Economia dell’Università di Trento - con il patrocinio della Provincia Autonoma di Trento e in collaborazione con la Camera di Commercio I.A.A. di Trento – parteciperanno, tra gli altri, Carlo Cannella, presidente dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, il direttore del Dipartimento Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento Carlo Buzzi, la coordinatrice del programma “Cultura che nutre” Rosa Bianco Finocchiaro, insieme a Charlie Barnao, sociologo dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro e la giornalista del Tg1 Anna Scafuri, in veste di moderatrice-animatrice. La Facoltà di Sociologia farà invece da sfondo alle due degustazioni - in collaborazione con Enoteca Provinciale del Trentino di Palazzo Roccabruna, Strade del Vino e dei Sapori del Trentino e Movimento Turismo del Vino Trentino Alto Adige - che vedrà protagonisti i grandi vini trentini, ma soprattutto i giovani, alle prese con vere e proprie lezioni di assaggio.

(24-05-2010)




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Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 24-05-2010 alle :