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A Cagliari e a Quartucciu musica d’avanguardia e linguaggi collaterali

Dal 6 al 14 novembre 2009, la Sardegna ospita la quarta edizione del festival SIGNAL. Musica sperimentale, elettronica, improvvisata, ma anche video, danza, performance audio-visive, installazioni, workshop


Musica sperimentale, elettronica, improvvisata, ma anche video, danza, performance audio-visive, installazioni, workshop. Dal 6 al 14 novembre, a Cagliari e nella vicina Quartucciu, ritorna Signal, il festival ideato e organizzato dall'associazione culturale TiConZero.

Alla sua quarta edizione, Signal prosegue il suo cammino all’insegna della trasversalità dei linguaggi già esplorato nelle precedenti rassegne, proponendo ancora una volta un programma ricco e variegato, con un folto cast artistico di caratura nazionale e internazionale, ma non senza il consueto occhio di riguardo per la scena sarda della ricerca musicale. Una scena che annovera fra i suoi protagonisti anche Alessandro Olla, musicista e compositore cui spetta la direzione artistica di Signal.

Sono tre i centri lungo cui si dipana il fitto palinsesto della rassegna. A Cagliari, il Lazzaretto ospita le installazioni, mentre l'Istituto Europeo di Design apre i suoi spazi della Villa Satta agli workshop e ai laboratori. Concerti e performance fanno invece base a Quartucciu, nel consueto spazio del Centro Culturale di via Neghelli.


CONCERTI E PERFORMANCE
Si comincia venerdì 6 novembre. Alle 21:30 riflettori puntati a Quartucciu sul primo evento in programma al Centro Culturale di via Neghelli: "Folded - Page One", una performance di video, musica e danza con Valentina Floris, Ben Foot, Alessandro Olla e la danzatrice Nina Fog, incentrata sulle proprietà e le potenzialità (anche poetiche) della carta. Un progetto che nasce come incontro artistico e di ricerca comune tra TiConZero e SDNA (Ben Foot e Valentina Floris), sodalizio anglo-italiano (con base a Londra) all'insegna della sperimentazione digitale.

A seguire (ore 23) “DC12V”, una “tragedia da scrivania in atto unico per macchine semoventi” firmata dal Teatrino Elettrico di Emanuele Martina e Massimiliano Nazzi. Congegni elettrici e oggetti comuni vengono utilizzati non solo come macchine sceniche ma come veri e propri interpreti di un racconto puramente evocativo per ottenere un concerto di musica concreta senza l’ausilio di campionamenti o tracce preregistrate.

Sabato 7 apre la serata Monosonik, progetto di area elettronica/sperimentale attivo da un paio d'anni ma dietro cui si riconosce l'esperienza di Giorgio Ricci (già fondatore dei Templebeat) e Corrado Altieri (impegnato dal 1993 con il progetto post-industrial TH26): laptop e macchine analogiche per creare architetture ritmiche minimali, soundscapes ambientali, campionamenti nascosti, glitches e noise digitale, più le proiezioni video di Alessandro Cemolin.

Il secondo set porta invece sul palco l'elettronica essenziale di MyNerdPride, al secolo Alessio Atzori: tre consolle per videogiochi Gameboy, un vocoder, un Kaosspad e un mixerino per una proposta musicale fresca e giocosa che due anni fa gli ha fruttato il primo posto al tredicesimo Sottosuoni, il concorso per talenti emergenti della scena indie isolana.

Domenica 8 si comincia (come sempre alle 21.30) con "Il colore che torna dal nero", una produzione di TiConZero e Scenica firmata da Adriano Orrù, contrabbassista e compositore di primo piano nel panorama jazzistico e della musica improvvisata in Sardegna. Un progetto di musica e immagini dedicato ad Amelia Rosselli, una delle più grandi poetesse del Novecento, vista attraverso un lavoro di pura suggestione. Non un ritratto, ma una sensazione resa dai tre musicisti in scena - lo stesso Adriano Orrù (contrabbasso), Stella Veloce (violoncello) e Lenka Zupkova (violino, viola ed elettronica) - in interazione con le immagini. Frammenti di testo che punteggiano un filmato realizzato da Manuel Carreras con le opere pittoriche create da Silvia Corda.

Parte documentario e parte di finzione, "Six Memos" è il video di Daniele Ledda, altro volto noto della ricerca musicale nell'isola, basato sulle "Lezioni Americane" di Italo Calvino che chiude la serata di domenica 8.

Martedì 10 e mercoledì 11 Signal trasferisce microfoni e riflettori al Lazzaretto di Cagliari per due serate di dj-set. Poi, nel weekend si torna a Quartucciu per l'ultima tranche del festival, seguendo la consueta formula del doppio appuntamento serale. Il primo in scaletta per giovedì 12 (ore 21.30) è all'insegna della musica contemporanea: protagonista il Duo Arcobaleni di Silvia Belfiore (pianoforte) e Maurizio Ben Omar (percussioni), attivo dal 2002 nella ricerca e nella promozione di brani inediti, in stretto contatto con vari compositori italiani e stranieri.

Altri suoni e atmosfere nella seconda parte della serata (ore 23) con “Floating Signal”, versione live dell'omonimo disco nato dalle registrazioni di una serie di incontri di improvvisazione proposti da Alessandro Olla e Simon Balestrazzi (laptop e oggetti amplificati) durante la seconda edizione del festival, nel 2007. I due musicisti "di casa" si incontrano ora per la prima volta in versione ensemble con altri due protagonisti di quelle sessioni, il percussionista americano Z’EV e l'inglese Max Eastley con il suo originale “ARC” (uno strumento auto costruito che consiste in una lunga corda fissata su un supporto in legno), per proporre un concerto di improvvisazioni che, pur ispirandosi alle tracce del disco, promette di aprirsi a nuove possibilità di implicazioni sonore.

Giocattoli trasformati in strumenti musicali che interagiscono, attraverso microcontroller e analisi elettroacustica, con hardware/software di video sintesi e controller: così si presenta "Future sounds like past toys", la performance del musicista e circuit-bender EraSer (al secolo Matteo De Ruggeri) con il videoartista e vj ape5 che apre il penultimo appuntamento di Signal, venerdì 13 alle 21:30.

La chitarra al centro del secondo set (ore 23) con Stefano Pilia, compositore elettroacustico e polistrumentista genovese attento alla dimensione scultorea e spaziale del suono. Tra i fondatori del gruppo 3/4HadBeenEliminated, sintesi ardita tra improvvisazione, composizione elettroacustica e sensibilità avant- rock, di recente è entrato in pianta stabile nella line up dei Massimo Volume.

Musica e danza dettano l'apertura della serata conclusiva del festival, sabato 14: alle 21:30 va infatti in scena “El Jardìn”, una performance della danzatrice e coreografa spagnola Veronica Cendoya e della violinista sarda Adele Madau, ispirata all’universo della scrittrice catalana Mercè Rodoreda. Una collaborazione, quella fra le due artiste, iniziata l'anno scorso e ben rodata fra l'Italia e Barcellona attraverso spettacoli come “Petra Mala”, “Manuales de saliva”, questo “El Jardìn” e il più recente “The Quiz”.

Atmosfere sexy-gothic con nebbie, proiezioni e stroboscopi per l'atto finale di Signal 2009. Protagonista assoluto, Akarus Milbus Vonduvall (Stefano Benini), musicista fedele ad influssi dark ed industriali che nelle sue performance lavora spesso in maschera e produce dal vivo suoni elettronici e melodie distorte usando audio-cassette–loop, microfoni e megafoni, thunder drums, electronic toys collegati a chitarre elettriche e oggetti sonori.


INSTALLAZIONI
Quando nel Centro Culturale di via Neghelli risuoneranno le ultime note, al Lazzaretto di Cagliari avrà chiuso da poco i battenti la serie di installazioni che si inaugura venerdì 6 novembre alle 18 e che si potrà visitare fino a sabato 14 (tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20).

"Quintetto", una successione musicale sempre differente, orchestrata da cinque pesci rossi che si muovono in altrettante vasche distinte, ognuno “disegnando” sonorità differenti e casuali secondo la propria posizione all’interno dell’acquario. Un'installazione firmata dal Quiet Ensemble di Fabio Di Salvo e Bernardo Vercelli, premiata a Berlino in occasione del "Celeste prize - international contemporary art prize".

"Vidiauxskulti slot", uno spazio dove poter vedere e scaricare liberamente i contenuti audio/video di artisti italiani e internazionali che hanno preso parte al progetto vidauxs.net, un progetto, un network e una netlabel indipendente impegnati nella ricerca, la promozione e la diffusione di produzioni audiovisive e artisti orientati all’"ascolto visivo" della musica elettronica.

Infine Exagonal (ovvero il cagliaritano Nicola Locci), con la sua “Struttura”, un’installazione che lascia spazio all’interazione con l’osservatore, che può interferire fisicamente nello spazio: uno strumento che tutti possono suonare.


WORKSHOP
Si concentrano invece nelle giornate del 9, 10 e 11 novembre i tre workshop ospiti dell'Istituto Europeo di Design. Manuel Carreras e Marcello Cualbu conducono quello dedicato all'introduzione all'Interaction Design: semplici nozioni di elettronica destinate specialmente a studenti, artisti e designer per cimentarsi in un progetto interattivo.

Carreras e Cualbu ancora in cattedra, stavolta insieme a un altro audio/video artista cagliaritano, Michele Casanova, nel laboratorio di Interazione Audiovisiva che si propone di esplorare le metodologie in real-time più innovative per realizzare installazioni, mapping architettonico, ambienti reattivi e motion tracking.

Già proposto l'anno scorso, ritorna poi il workshop su Ableton Live, uno dei più versatili software di produzione musicale. Dedicato a chi ha già una conoscenza di base del programma, si propone di esplorarne le funzioni più complesse legate sia alla produzione che alla performance dal vivo. Docenti, Giulio Maresca e Fabio Sestili, tecnici del suono, produttori di musica, proprietari dell’etichetta digitale Ipologica Recordings, e attivi, appunto, nella formazione professionale di Ableton Live.

Si terrà invece al Centro Culturale di Quartucciu il laboratorio di Circuit Bending, ovvero l’arte elettronica di creare dei "corto circuiti" pilotati all’interno di giocattoli e strumenti musicali elettronici per dare vita a nuovi generatori di suono. A guidare il workshop, venerdì 13 (ore 16), Matteo De Ruggeri, in arte EraSer (che poi in serata, alle 21:30, sarà in scena con il vj ape5 nella performance "Future sounds like past toys").

Il quarto festival Signal è organizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato allo Spettacolo e Attività Culturali), della Provincia di Cagliari, del Comune di Cagliari e del Comune di Quartucciu (Assessorati alla Cultura), ed è gemellato con il LEM di Barcellona, il SOUND RES di Lecce e Dissonanzen di Napoli.

Per info:
www.signal-festival.org

(04-11-2009)




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Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 04-11-2009 alle :