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Tetti di nuova generazione

Sempre più spesso, nelle nuove costruzioni ma anche in quelle ristrutturate, i sistemi di copertura non sono più quelli di una volta: invece del coppo tradizionale si preferisce coprire il tetto con materiali innovativi


Le tegole nate dai più moderni sistemi di produzione, pur imitando esteticamente la bellezza di quelle vecchie, hanno una marcia in più. Oltre a sfidare le intemperie come vento e neve e scacciare i volatili, riescono a riscaldare la casa e impedire la formazione di umidità fino ad essere trasparenti per far entrare in casa la luce del sole.
Non solo per le nuove costruzioni, ma sempre più spesso anche per quelle ristrutturate, invece del coppo tradizionale si preferisce coprire il tetto con materiali innovativi e molto resistenti, come il gres, il cemento, il metallo, il clinker o lo smalto lucido.
Altra novità è rappresentata dalla modalità di costruzione: per ottenere un tetto ventilato, questo non viene più costruito a diretto contatto con il fondo ma a una certa distanza dalla copertura per lasciare un’intercapedine all’interno della quale si genera un continuo circolo di aria. La presenza di aria impedisce la formazione e la condensa dell’umidità, mantiene il sottotetto pulito e asciutto e consente una perfetta coibentazione perché crea una specie di involucro protettivo che, calibrando la temperatura, impedisce gli eccessi di raffreddamento o riscaldamento. Il tetto ventilato, inoltre, limita notevolmente gli interventi di manutenzione.
Prima di scegliere come ristrutturare il vostro tetto, prendete in considerazione le condizioni climatiche e date un’occhiata alle coperture del vicinato: capire quali sono i problemi che affliggono i tetti dei vostri vicini vi sarà utile per scegliere i materiali e gli accessori più adatti. Il mercato offre un’infinità di soluzioni: dai piccoli strumenti come il pettine antivolatile e i ganci fermacoppo, ai grandi ritrovati strutturali come l’oblò che cattura la luce e, con un sistema di specchi, la dirige nei punti meno luminosi dell’abitazione e dove non è possibile aprire una finestra, come il ventilatore che si attiva con i raggi solari o le tegole fotovoltaiche, che producono elettricità.
Da non dimenticare le finestre da tetto, con apertura a bilico o vasistas, corredate di tende e persiane che si azionano, oltre che a mano, con il telecomando o con l’energia solare.
Se la pendenza del vostro tetto è impegnativa, per la copertura potete scegliere tra vari modelli di coppo dotati di un dente che ne impedisce lo scivolamento e gli permette di resistere alle condizioni climatiche estreme e alle vibrazioni prodotte da eventuali interventi di manutenzione. Se non avete problemi di pendenza e al coppo preferite la tegola, in vendita ci sono tantissimi modelli e colorazioni tra le quali scegliere quelle più intonate all’ambiente in cui si trova la vostra abitazione. Ispirate ai modelli di tutta Europa troverete dalla tegola portoghese a quella romana; dalla tegola olandese alla marsigliese; dalla doppia tegola romana al coppo di Francia e Grecia.
In alternativa, negli stessi modelli e colorazioni potete trovare elementi di copertura realizzati in metallo e smalto lucido ma, prima di procedere all’acquisto fatevi consigliare da un esperto e, soprattutto, valutate l’effetto finale.


Tecniche: perché scegliere il tetto ventilato
Numerosi sono i vantaggi tecnico-funzionali che la ventilazione può apportare, tra questi:
- Il vapore acqueo, che dagli ambienti sottostanti tende a trasmigrare verso l'alto, viene smaltito evitando le sua condensa sull'intradosso freddo delle tegole
- In estate il tetto ventilato permette l’espulsione dell'aria calda prima che il calore esterno si trasmetta agli ambienti sottostanti
- Durante l'inverno, invece, favorisce la distribuzione del calore che sale dall'alloggio evitando localizzati scioglimenti del manto nevoso
- Questo tipo di tetto permette l’espulsione di eventuali infiltrazioni provocate da forti piogge o dal caratteristico assorbimento delle tegole.
Il passaggio forzato dell'aria in questa camera si rende indispensabile in qualsiasi tetto a falde in quanto la funzionalità della copertura è direttamente legata alla sua possibilità di "respirare" ossia avere uno scambio diretto con l'atmosfera, in modo da mantenere un livello termoigrometrico idoneo alla propria massa.
Gli effetti di una mancata ventilazione si possono riscontrare in quei fenomeni di precoce invecchiamento dei materiali, con eventuale formazione di funghi sulla listellatura e successiva marcescenza e la possibilità di gelate quando i materiali sono imbibiti d'acqua.


Cristina Moretti

(12-02-2010)




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Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 12-02-2010 alle :