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Come nascono le nostre scarpe

Queste sono curiosità d’altri tempi forse… comunque ecco tutte le fasi della lavorazione, dalla scelta della pelle fino ai nostri piedi. Un modo, se non altro, per non scordarci di un’arte “molto” made in Italy e per non trovarsi impreparati dal calzolaio


Calzolai e ciabatti ormai non esistono quasi più e la confezione delle calzature oggi è effettuata per la quasi totalità su scala industriale. Anche se meno romantico questo tipo di produzione ha, indubbiamente, molti vantaggi: un maggior numero di modelli e di taglie per rispondere alle esigenze più varie a prezzi contenuti. La confezione a mano, assai più costosa, viene ancora effettuata per venire incontro alle richieste più personalizzate. I materiali impiegati nella fabbricazione delle calzature sono: i cuoi ed i pellami, i succedanei del cuoio, i tessuti, la gomma, il legno, il sughero, i cartoni speciali e le minuterie metalliche; vengono inoltre impiegati altri materiali, come fili e colle, necessari a tenere unite le diverse parti che costituiscono la scarpa.

Le fasi di lavorazione
Le principali fasi di lavorazione nella confezione di calzature sono: il taglio dei pellami e delle fodere, effettuato mediante fustelle, per preparare le tomaie; il taglio dei cuoi da suola per preparare le diverse parti del fondo (suola, suoletta, tacchi). C’è poi tutta una serie di operazioni, effettuate a macchina: la sparatura (assottigliamento dei bordi), l'orlatura, il premontaggio, il montaggio, la cucitura, l'incollaggio, l'asciugatura, il finissaggio, la stiratura.
I sistemi di fabbricazione delle calzature si differenziano per il modo in cui viene cucito il fondo alla tomaia.
Questi i più importanti:
GOODYEAR - sistema che prevede la cucitura del fondo alla tomaia per mezzo di una striscia di cuoio, particolarmente robusta, detta guardolo.
BLAKE - sistema ad una cucitura detto anche cucito dentro e fuori
AGO - sistema che prevede l'incollaggio del fondo alla tomaia.

I modelli
I modelli che vediamo nei negozi sono molti e sempre diversi. Ragionando per categorie, tra le scarpe da donna possiamo trovare modelli classici e modelli sportivi. I primi si distinguono tra il decolleté e la scarpa chiusa con cinturino e la francesina (scarpa chiusa con lacci). I modelli sportivi comprendono, invece, mocassini, le scarpe prive di lacci o stringhe, ricavate da un solo pezzo di pelle, sagomata sul piede, cucita o incollata direttamente sul fondo di cuoio; scarponcini, che vengono confezionati con vari tipi di pellami e possono avere il fondo in cuoio o in gomma; stivali che, confezionati con vari tipi di pellame, possono avere il tacco basso o alto ed il gambale di varia altezza. Le calzature estive comprendono una grande varietà di sandali di diversa colorazione ed altezza del tacco, altre calzature, sia chiuse che aperte, confezionate con vari tipi di tessuto ed aventi il fondo in corda ed infine gli zoccoli per il mare.
Anche per le calzature da uomo possiamo trovare modelli classici e modelli sportivi. I primi comprendono i modelli derby (scarpa con tomaia liscia e con allaciatura a stringhe), derby con puntina (tomaia liscia con lacci, con puntale ricucito), francesina (scarpa con tomaia liscia e allacciatura a 6 buchi) e duilia (scarpa con tomaia lavorata a fiore in punta). Dei modelli sportivi fanno parte i mocassini. Altri tipi di calzature da uomo sono le calzature invernali caratterizzate dal fondo di gomma e le calzature estive comprendenti vari tipi di sandali, sia chiusi che aperti con il fondo in cuoio, calzature con tomaie in tessuto e con fondo in corda, calzature sfoderate confezionate con pellami morbidi, calzature con tomaie intrecciate, zoccoli per il mare e vari tipi di calzature sportive per il tempo libero.

Le parti della calzatura (lessico da intenditori o da addetti ai lavori che dir si voglia!)
Sapevate che sistono denominazioni tecniche delle numerose parti che compongono la calzatura? Tali denominazioni non sono però rigorosamente adottate ovunque. In alcune zone, infatti, permane tuttora l'uso di denominazioni tradizionali rispondenti a voci dialettali. Le diverse parti della calzatura si suddividono in due gruppi: quelle che riguardano la parte superiore della scarpa (tomaia) e quelle che riguardano la parte inferiore (fondo).
Le parti esterne della tomaia sono:
Il gambino o quartiere - è la parte che fascia il collo del piede e non essendo soggetta a sforzi non richiede l'uso di pelle robusta; in ogni scarpa si trovano due gambini i quali sono uniti sul dietro per mezzo di una cintura
Il clacco o mascherina - è la parte della tomaia che riveste il piede avvolgendo il calcagno i fianchi e la punta; costituito interamente da uno o due pezzi può avere o meno la fodera. Essendo soggetto a logorio richiede l'impiego di pelle resistente
La punta o spunterbo - è la parte estrema della tomaia, può essere liscia o lavorata, e serve per ornamento o per rinforzo
Il listino - è una picccola lista di pelle che ha lo scopo di coprire la cucitura superiore che unisce i due gambini o i due clacchi.
Le parti interne sono:
L'alto gamba - è una striscia di pelle fissata internamente alla estremità superiore del gambino; ha lo scopo di evitare l'incresparsi dell'estremità superiore della tomaia
I sottocchielli - sono liste di pelle resistenti sistemate internamente per rinforzare la tomaia nel punto dove sono gli occhielli
Il lisciatoio - è formato da una lista di pelle ed ha funzioni di rinforzo della giuntura dei due gambini o dei due clacchi e dall'unione della fodera; unisce le estremità posteriori dei gambini ed arriva fino alla congiunzine del tacco
Il forte - distinto in contrafforte e cappellotto, è un rinforzo con funzione di sostegno che viene applicato nella parte posteriore della scarpa e nella punta fra la fodera e la pelle della tomaia; è costituito da cuoio o da altro materiale ed ha robustezza e flessibilità variabile a seconda del tipo di calzatura
La fodera - è la parte che riveste internamente la tomaia e può essere costituita da pellami o da tessuti
La linguetta - è una striscia di pelle sistemata sotto gli occhielli allo scopo di proteggere il piede dal contatto con i lacci
Il fondo è costituito dalle seguenti parti:
La suola o pianta - è la parte della scarpa che poggia in terra
Il sottopiede o soletta - è la suola sottile di cuoio che viene unita alla tomaia
Il fiosso - è la parte della suola che si congiunge al tacco e che rimane leggermente sollevata da terra
Il cambriglione o cambrione - è la parte del ripieno o anima che segue internamente la curva del fiosso; può essere costituito da vari materiali
Il guardolo - è la stretta striscia di cuoio che gira attorno alla suola; su questa parte viene cucito il clacco
I famici - sono i bordi del fiosso
La lissa - è il contorno della suola, costituisce il bordo della pianta nella sua parte anteriore
Il ripieno o anima - è la parte situata fra la suola e la soletta e serve a dare rigidità e robustezza al fondo della scarpa
Il tacco - è il rialzo della suola nella sua parte posteriore, formato da diversi pezzi di cuoio sovrapposti; esso è costituito da due parti:
il sopratacco - è l'ultimo foglio del tacco
il sottotacco - è la parte restante del tacco
la gola - è la parte anteriore del tacco, incavata e a contato del fiosso
l'imbuettaggio - è la linea di contattofra il tacco e la tomaia.
In Italia si tengono ogni anno due importantti mostre della calzatura: quella di Milano, che si svolge ai primi di marzo, dove vengono esposte tutte le modellature invernali e quella di Bologna, che si svolge ai primi di settembre, dove vengono esposte le modellature di primavera ed estate.

Cristina Moretti

(15-01-2010)




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Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 15-01-2010 alle :