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Pile e accumulatori: differenziarli diventa obbligatorio

Dal 26 settembre 2009 la raccolta differenziata di pile e accumulatori è diventata obbligatoria: è il decreto legislativo n.188 (20 Novembre 2008) che recepisce e rende effettiva la direttiva europea 2006/66/CE


Ecolight presenta la nuova divisione “Pile ed Accumulatori”. Il consorzio leader nella gestione di tutti i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) ha costituito al proprio interno una nuova sezione dedicata alla raccolta e allo smaltimento delle pile e degli accumulatori per dare una risposta efficace ed efficiente agli obblighi che la nuova normativa prevede per i produttori, gli importatori e i distributori. Dal 26 settembre 2009, infatti, le batterie, quelle portatili, montate sui veicoli e industriali, dovranno seguire un percorso di raccolta e smaltimento dedicato. L’obiettivo dichiarato per i prossimi tre anni è recuperare una pila ogni quattro; traguardo destinato a raddoppiare tra sette anni.

Già da vent’anni viene effettuato sistematicamente il recupero e il riciclo delle batterie piombose cioè quelle presenti nelle automobili (ma anche in automezzi, trattori, barche e simili). Esse contengono sostanze nocive che se disperse nell’ambiente possono contaminarlo per cui devono essere demolite seguendo un opportuno processo. Inoltre, è possibile estrarre il piombo per riutilizzarlo riducendo così gli sprechi. Tale raccolta è stata realizzata fin da subito con successo visto che le batterie esaurite vengono abitualmente lasciate agli elettrauto i quali si occupano poi di avviarle verso lo smaltimento e il recupero.
Cosa ne è invece di tutte le altre batterie, cioè delle pile che comunemente utilizziamo per calcolatrici e piccoli elettrodomestici?
Cassette di raccolta sono comparse in questi anni qui e là, ma in quantità troppo scarsa e di conseguenza l’iniziativa non ha riscosso molto successo. Del resto non vigeva alcun obbligo e il recupero veniva effettuato su base volontaria da parte di Ecoelit, Consorzio Nazionale Volontario Accumulatori ed Elettroutensili (fondato, già tredici anni fa, da importanti aziende di natura internazionale).
Ora, invece, con il recente decreto legislativo n.188 (20 Novembre 2008) è stato esteso in Italia l’obbligo di recupero alle pile e agli accumulatori non basati sull’uso di piombo bensì sull’impiego di altri metalli o composti. Tale decreto recepisce e rende effettiva la direttiva europea 2006/66/CE.
Ad essere incluse sono: le batterie primarie (cioè pile) di tipo zinco-carbone, alcalino-manganese, litio, zinco-aria, ossido d’argento, le batterie secondarie/ricaricabili (vale a dire accumulatori) al nichel-cadmio, nichel-idruro metallico, ioni e polimeri di litio.

Il decreto 188, che entrato in vigore lo scorso 26 settembre, "prevede l’obbligo del ritiro delle batterie, anche senza l’acquisto contestuale di un nuovo prodotto", precisa Fabio Pedrazzi, consigliere di amministrazione di Ecolight e delegato per la nuova divisione Pile ed Accumulatori.

La scelta di entrare in questo nuovo settore per il consorzio è arrivata dalla decisione di offrire alle aziende consorziate un solo interlocutore per quanto riguarda sia i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), sia le batterie.
"Avere un unico referente è un aiuto in più nell’affrontare e risolvere il prossimo obbligo normativo", sottolinea Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight. "L’obiettivo di rispondere alle esigenze che la normativa impone sarà raggiunto disegnando una rete di raccolta che terrà presenti due elementi fondamentali: la capillarità del servizio di raccolta e il contenimento dei costi. Stimiamo che nel primo anno ci possa essere una raccolta pari al 10-15% di tutte le batterie immesse".
Ovviamente ci sarà ancora da aspettare perché il sistema vada a regime. Gli obiettivi fissati dalla normativa sono ambiziosi: raggiungere un tasso di raccolta del 25% per le batterie che non fanno uso di piombo, entro il settembre 2012 e del 45% entro il settembre 2016.

Ecolight, primo tra i consorzi che si occupano della gestione dei Raee per numero di associati (sono più di mille) ha deciso di affrontare anche il settore delle pile e degli accumulatori con il preciso scopo di agevolare le aziende produttrici, quindi anche gli importatori e i distributori di batterie.
(Fonte Consorzio Ecolight)


Cristina Moretti

(11-12-2009)




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Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 11-12-2009 alle :