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cultura

Deredia a Roma

Fino al 30 novembre 2009 la Capitale ospita le grandi sculture in marmo del costaricano Jiménez Deredia che da trent'anni vive sotto le cave di Carrara. È la “Ruta de la Paz” che coinvolge nove Paesi, dal Canada alla Terra del Fuoco in Argentina


Il Foro Romano, ed esattamente la Via Sacra che lo attraversa, ospiterà per la prima volta creazioni contemporanee: dal 23 giugno al 30 novembre 2009 la mostra "Deredia. La genesi e il simbolo" presenta, tra l'Arco di Tito e la Curia del Senato, otto grandi sculture in marmo del costaricano Jiménez Deredia, che da trent'anni vive sotto le cave di Carrara.

Contemporaneamente, a Palazzo delle Esposizioni, si svolgerà dal 23 giugno al 13 settembre 2009 l'esposizione "Deredia. La Ruta de la Paz" dedicata al primo artista extraeuropeo presente nella Basilica di San Pietro, dove, in occasione del Grande Giubileo del 2000, Papa Giovanni Paolo II ha disvelato una sua scultura che celebra Marcellino Champagnat, un francese vissuto a cavallo tra il Sette e l'Ottocento, e santificato nel 1999.

Altre sculture monumentali di Deredia sono state collocate tra il Foro e il Colosseo, in alcune piazze (Barberini, San Lorenzo in Lucina) e palazzi della città (nei cortili del Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps e di Palazzo Massimo).

L'evento, che è posto sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dall'Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma e dall'Azienda Speciale Palaexpo.
Le mostre sono organizzate dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e da Palazzo delle Esposizioni.

Deredia ha voluto questa impresa per presentare a Roma, che ritiene "una città universale e della pace", un progetto assai ambizioso, che si realizzerà nel Continente americano e che ha battezzato La Ruta de la Paz, il Cammino della Pace: in nove Paesi, dal Canada alla Terra del Fuoco in Argentina, intende collocare altrettante immense strutture monumentali, realizzazioni di scultura ed architettura ispirate alle sfere Boruca, gli elementi circolari che ogni Paese e popolazione del luogo possedevano prima della conquista di Cristoforo Colombo, e sincronizzate con le costellazioni di ciascun sito.

Le sculture esposte al Foro costituiscono parte del progetto pan-americano che si potrà apprezzare, nei suoi dettagli e nella totalità, nella mostra di Palazzo delle Esposizioni, dove saranno presentati i progetti architettonici, le relative sculture in formato ridotto ed opere monumentali in bronzo.

Per questo evento, Deredia, 55 anni, che lavora il marmo e fonde il bronzo, ha scolpito oltre 600 tonnellate di candida pietra di Carrara. E afferma: "La mostra serve a presentare la Ruta de la Paz; e la Ruta a recuperare il senso della circolarità, che esiste da sempre nell'uomo; la sfera è anche l'espressione perfetta della globalità universale che stiamo vivendo".

L'ispirazione di Deredia trae origine da un antico mistero: le sfere precolombiane in pietra, costruite dagli antichi indiani Boruca del Costa Rica circa 2000 anni fa.
La simbologia legata alla sfera descrive la trasmutazione della materia ed il cerchio l'essere alla ricerca di se stesso.

Dal 1976, quando arrivò in Italia con una borsa di studio, Deredia vive vicino a Pietrasanta; ha frequentato l'Accademia di Belle Arti a Carrara, e la Facoltà di Architettura a Firenze; sue opere sono esposte in luoghi pubblici di dodici Paesi del mondo e in alcuni tra i più importanti musei; ha realizzato decine di mostre, una tra le più recenti a Firenze, nel 2006.

Il 22 giugno, per inaugurare l'evento è venuto a Roma il Ministro Rodrigo Arias Sánchez, in rappresentanza della Presidenza della Repubblica del Costa Rica.
In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo, edito da Electa, con testi del coordinatore del progetto a Roma Fabio Isman ("Il mistero delle sfere Boruca" e "Vita d'artista in quattro quadri e mille sculture") e di Antonio Aimi ("Alle radici di Deredia e le culture indigene dell'America"), Francesco Buranelli ("Genesi del figurativismo derediano"), Enrico Crispolti ("La forza antropologica dell'utopia, una sfida") e Cristina Giammoro ("La Ruta de la Paz, un progetto per nove paesi del continente americano"); le presentazioni sono di Oscar Arias Sánchez, Presidente della Repubblica di Costa Rica, del Ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi, del Sindaco di Roma Gianni Alemanno, e dell'archeologo Louis Godart, Consigliere per la Conservazione del Patrimonio Artistico della Presidenza della Repubblica Italiana.



(05-11-2009)




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Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 05-11-2009 alle :