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salute

Attenzione ai cibi freddi

L’alimentazione d’estate è, comprensibilmente, a base di cibi non caldi. Ci vuole cautela però: gli alimenti ghiacciati vanno consumati con cautela, soprattutto dopo un’attività sportiva e quando si guida


Nessuno durante l’estate è disposto a rinunciare a bibite fredde e gelati , che proprio in questo periodo registrano una grande diffusione. I gelati, però, non si devono considerare esclusivamente dei prodotti dissetanti: essi sono dei veri e propri alimenti, soprattutto quando hanno tutte le caratteristiche di genuinità tali da farne un vero integratore alimentare. Nel consumarli, è facile commettere l’errore di inghiottirli velocemente nella speranza di placare il fastidioso senso di sete, che però dopo un quarto d’ora torna a farsi sentire più impellente di prima.
La soluzione, per prolungare la piacevole sensazione di freschezza, è quella di mitigare la loro freddezza facendoli sciogliere lentamente in bocca.

Semifreddi, gelati e ghiaccioli: cosa scegliere
Per le persone delicate di stomaco e d’intestino, i semifreddi sono i gelati più indicati, perché i cibi molto freddi si digeriscono più lentamente di quelli a bassa temperatura. Gli alimenti ghiacciati, inoltre, possono determinare negli individui soggetti alle coliche epatiche, un nuovo stato di contrazioni spasmodiche alle vie biliari.
Gelati e ghiaccioli, invece, possono essere utili nelle affezioni alla gola (angine, tonsilliti) quando le membrane sono irritate: in questo caso il paziente trae beneficio dal momentaneo abbassamento della temperatura, che aiuta a diminuire l’infiammazione.
I gelati possono essere consigliati anche nell’alimentazione dei più piccini i quali hanno una vera predilezione per questo prodotto e non esiste alcun serio motivo per privarli di un piacere così dolce e anche molto nutriente, ricco di vitamine in grado, da solo, di sostituisce un intero pasto. Bisogna solamente stare attenti a non fargli ingerire il gelato troppo in fretta.

Precauzioni per gli sportivi
Anche gli sportivi devono prestare particolare attenzione ai cibi troppo freddi e, soprattutto, alle bevande ghiacciate.
Quando si è accaldati per una lunga passeggiata a piedi o in bicicletta, stanchi per una nuotata, sudati per aver giocato sulla spiaggia o a tennis, è assolutamente vietato bere liquidi freddi per calmare l’arsura: durante la sudorazione, i vasi periferici sono dilatati e presentano un aumento della circolazione del sangue; lo stomaco raffreddandosi improvvisamente per l’arrivo della sostanza a bassa temperatura, richiama bruscamente del sangue dalla periferia, in modo da equilibrare la temperatura interna dell’organismo e si producono così delle congestioni nell’apparato digerente con vomiti, dolori addominali, diarree, oltre al rischio di seri disturbi alla funzione cardiaca. Per gli sportivi sono, quindi, particolarmente indicati i succhi a base di arancia o limone zuccherati, alla normale temperatura. Queste bevande, infatti, sono utili per il potere disintossicante della vitamina C e per l’apporto calorico dello zucchero.
Così, oltre a calmare il bisogno di sete, l’organismo riceve una dose di energia immediata (lo zucchero) che aiuta a superare la stanchezza dovuta all’attività fisica.
Un’altra categoria alla quale è sconsigliato l’uso di bevande fredde è quella degli automobilisti. La digestione difficile può causare malesseri fatali per chi è al volante. In questo caso, la bevanda migliore è il caffè che, oltre a facilitare la fase digestiva, favorisce la scioltezza dei riflessi.

Cristina Moretti

(13-08-2009)




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Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 13-08-2009 alle :