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Piante carnivore che passione!

Inutile dire che la curiosità non manca quando si sente parlare di piante carnivore. Ma il dubbio è: è sufficiente avere il pollice verde per coltivarne una in casa propria? (O serve anche uno spirito noir?)


Le piante carnivore vi hanno sempre affascinato? Volete coltivarle e mantenerle in splendida forma in casa vostra? Allora ecco qualche consiglio ad hoc.
Per iniziare a coltivare con discreto successo le Piante Carnivore è necessario seguire alcune fondamentali regole. La prima regola d'oro da tenere sempre presente è che le carnivore vogliono acque "particolari", hanno necessità di un'acqua estremamente "dolce", come può essere solo l'acqua distillata o quella piovana. Se utilizziamo l'acqua piovana è importante che la zona in cui raccogliamo l'acqua non sia eccessivamente inquinata, è poi necessario raccogliere l'acqua in contenitori di plastica e non metallici.
L'acqua distillata è ancora meglio della piovana essendo un'acqua pura, ma è costosa. L'acqua minerale può anch'essa essere utilizzata per le nostre coltivazioni, purché il contenuto di sali disciolti sia il più basso possibile. La luce è importante ma, alcune piante prediligono il sole diretto, mentre altre chiedono una luce diffusa. L'importante è garantire comunque loro sempre la luce necessaria per la crescita, e diventa necessario ricreare artificialmente una lunga esposizione alla luce anche d'inverno per alcune specie.
Ricordate che le carnivore sono piante che nonostante siano in grado di "mangiare" insetti, non sono in grado di digerire cibi diversi come può essere la carne cruda, i biscotti o la frutta. Lasciate quindi fare alle vostre piante. Il terreno da usare per le carnivore è principalmente la torba di sfagno, una torba ottenuta dalla decomposizione dello sfagno, che non è altro che un muschio particolare sul quale crescono diverse piante carnivore. Questa torba, sostanzialmente povera di azoto deve essere il più acido possibile, con un ph non superiore preferibilmente a 5. È inoltre utile controllare che la percentuale di azoto sia il più basso possibile.


Cristina Moretti

(10-08-2009)




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Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 10-08-2009 alle :