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salute

Carciofo, il cibo-medicina

Il cynara scolimus presenta una sintesi perfetta tra funzione strettamente nutritiva (alimento) e funzione regolativa-correttiva (medicamento)


Un recente studio, pubblicato sulla rivista scientifica Life Science, ha aggiunto un altro importante tassello alla conoscenza delle proprietà farmacologiche del Carciofo.
Questo alimento, insieme all’olivo e alla vite, è una delle piante alimentari mediterranee per eccellenza, imparentato col cardo selvatico, dal quale si estraggono validissimi principi farmacologici attivi su certe patologie del fegato.
Sul piano strettamente nutrizionale, il suo valore è rappresentato dal contenuto del capolino fiorale in minerali quali calcio, potassio e fosforo; ancora ferro, manganese, rame e tanti altri oligoelementi; inoltre, vitamine del gruppo B, tra cui l’acido folico, utile anche in gravidanza per favorire la crescita cellulare, e vitamina A; abbondante presenza di fibre, utili alla regolarizzazione delle funzioni intestinali e in particolare l’inulina, prezioso pre-biotico necessario all’equilibrio della flora batterica.

A fronte di questo contributo vitalizzante, completato anche da piccole, ma non trascurabili quantità di proteine, il carciofo rappresenta un apporto modesto di calorie e questo profilo nutrizionale d’insieme lo rende molto adatto all’alimentazione dell’uomo moderno, inclusi anche i regimi nutrizionali dimagranti.
Oltre ad essere un cibo prelibato, cucinabile in mille modi (crudo in pinzimonio, alla giudea, all’agro, in frittata, sott’olio, ripieno, ecc…), il carciofo è un classico emblema di quell’antichissimo concetto di alimento-medicamento a cui le moderne ricerche scientifiche stanno conferendo nuovo valore e significato.
Negli ultimi decenni, numerosi studi di chimica degli alimenti e di farmacologia vegetale, hanno permesso di acquisire informazioni preziose sulla presenza e sul ruolo biologico di molte molecole presenti in ortaggi e frutta. A partire dai preziosi polifenoli, con funzioni antiossidanti e protettive contro l’invecchiamento cellulare e dei vasi sanguigni e preventive verso vari tipi di tumori. Questi sono presenti un po’ in tutto il regno vegetale, ma particolarmente interessanti per l’uomo sono quelli contenuti nel frutto dell’olivo e nell’olio, nell’uva rossa e nel vino (resveratrolo), negli agrumi e anche nel carciofo.
Oltre agli antiossidanti, la ricerca scientifica ha evidenziato nei vegetali molti altri tipi di molecole biologicamente attive: regolatrici della pressione nell’aglio, del colesterolo nel carciofo, antidiabetiche e fibrinolitiche nella cipolla, ad azione estrogenica nella salvia, nei legumi ed in particolare nella soia (utile nella donna in menopausa), antidepressive nella banana ecc…
La pianta intera del carciofo (cynara scolimus), sintetizza emblematicamente la labilità del confine tra funzione strettamente nutritiva (alimento) e funzione regolativa-correttiva (medicamento). Le analisi biochimiche hanno documentato la presenza nel capolino fiorale e ancor più nelle foglie vegetative, di numerose molecole biologicamente attive: acido caffeico, clorogenico, ferulico, caffeilchinici (cinarina), la luteolina, e tante altre ancora.
Dal punto di vista delle attività fisiologiche e farmacologiche, il carciofo è stato studiato e sperimentato in epoca moderna. Negli anni ’60, un’importante casa farmaceutica italiana, specializzata in farmaci di estrazione vegetale, pubblicò una raccolta di studi sulla farmacologia delle piante e un capitolo era dedicato al carciofo. Erano riportati studi clinici illuminanti su un vasto spettro di azione del fitocomplesso del carciofo: protezione della cellula epatica da sostanze tossiche, stimolazione dell’attività secretiva ed escretiva del fegato, della colecisti e dei reni, depurazione dalle scorie metaboliche azotate, regolazione dei livelli e del metabolismo del colesterolo, dei trigliceridi e miglioramento di forme diabetiche, prevenzione e regressione delle patologie ostruttive delle arterie e miglioramento di dermatiti eczematose e seborroiche.
E per finire, come dimenticare l’antico slogan del famoso amaro a base di carciofo “contro il logorio della vita moderna”? Insomma, di motivi per inserire il carciofo nella nostra alimentazione ce ne sono davvero tanti!


Tania Pedini LLavina




(17-06-2009)




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Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 17-06-2009 alle :