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La luce di San Francesco nelle nostre case

Ecco la storia di una luce che è un segno di speranza, un simbolo di fede, un messaggio di pace, per rischiarare ed illuminare il cammino e la vita di coloro che si accostano a Francesco, il Santo più amato da giovani, anziani, bambini e adulti


Benedetto XVI è stato il primo ad accendere questa luce di speranza nella cripta di San Francesco, in occasione della Sua visita Pontificia ad Assisi il 17 giugno 2007. Il Santo Padre, inginocchiato dinanzi alla tomba del Santo, ha acceso la Luce di San Francesco, che da lì ha continuato ad ardere ininterrottamente, a memoria di quell’incontro di spiritualità così profondo, così significativo. Un segno di speranza, un simbolo di fede, un messaggio di pace, tutto questo può essere una luce. Una luce per rischiarare ed illuminare il cammino e la vita di coloro che si accostano a Francesco, il Santo più amato dai giovani come dagli anziani, dai bambini come dagli adulti. Francesco, dopo ottocento anni dalla sua nascita, continua ad essere strumento di pace e di riconciliazione per tutto il genere umano. La Giornata Mondiale della Preghiera per la Pace nel mondo del 27 ottobre 1986 indetta da Giovanni Paolo II ad Assisi presso la Tomba del Santo rimarrà scritta con caratteri d’oro nella storia della Chiesa e delle religioni. Questo evento ha dato origine allo “spirito di Assisi” coniato dalla stesso Giovanni Paolo II: Assisi è diventata da allora “profezia di pace” e la Basilica di San Francesco “altare del mondo”. San Francesco ed Assisi, due facce della stessa medaglia: la fede e il dialogo, la spiritualità e l’incontro, la luce e il calore. Ed è così che la fiamma della Luce di San Francesco diventa il simbolo di una fede animata, viva, pulsante. Papa Benedetto XVI ha ricevuto la lampada per mano del Custode padre Vincenzo Coli, e da lì in molti hanno ricevuto lo stesso dono dal Sacro Convento: il Segretario di Stato Cardinal Tarcisio Bertone; l’Arcivescovo di Milano Cardinale Dionigi Tettamanzi; Mikhail Gorbaciov nella sua visita al Sacro Convento che finì sulle pagine dei giornali di tutto il mondo; il Presidente del Senato Renato Schifani, Yolanda Pulecio, che raggiunse Assisi per richiedere la grazia a San Francesco per la liberazione di sua figlia Ingrid Betancourt, il leader Sindacale Birmano Zaw Tun in occasione della marcia della pace, l’imprenditore arabo Yahya Lootah, a memoria dell’incontro tra il Santo di Assisi e il Sultano Melek-el-Kamil; il Ministro alle Politiche Comunitarie Andrea Ronchi; il leader del Partito Democratico Walter Veltroni; il Presidente del Consiglio Regionale Campano Sandra Lonardo Mastella; il giornalista del Corriere della Sera Aldo Cazzullo, e ancora la Senatrice Anna Finocchiaro, il Senatore Maurizio Gasparri, Vittorio Sgarbi, la Presidente del Centro Studi Grande Milano Daniela Mainini, Milly Carlucci, Lucio Dalla e tanti altri ancora. In un’epoca dominata dal superfluo del “tutto e subito”, dalla solitudine nella comunicazione globale, una luce continua silenziosamente ad ardere, e da Assisi vuole illuminare le nostre vite, ricordandoci che c’è sempre una via che ci conduce al Padre.


Francesco Nati

(18-03-2009)

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Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 18-03-2009 alle :