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I Siciliani producono da soli la loro energia

Con l’approvazione del Piano energetico ambientale (Pears), la giunta regionale mette la Sicilia all’avanguardia: ciascun siciliano potrà produrre d’ora in poi la propria energia


La Regione, per sfruttare l’abbondante energia solare che ha a disposizione e per rientrare negli obiettivi di Kyoto, ha voluto seguire, alla lettera, le indicazioni di Jeremy Rifkin (da anni consigliere di leader politici e industriali per le politiche climatiche e energetiche dell’Unione europea) a proposito della terza rivoluzione industriale; da qui la presentazione di un piano energetico ambientale che lascia ampia libertà ai siciliani, aiutati da finanziamenti europei, di scegliersi la fonte energetica pulita che preferiscono.
La Sicilia, avrà dunque un piano energetico ispirato al modello di internet, in cui ciascuna impresa, ciascun ente locale, ciascuna famiglia potranno presentare domanda per finanziamenti destinati alla produzione di energia sul territorio, a partire dalle fonti rinnovabili. Saranno valorizzate al massimo le capacità di edifici vecchi e nuovi di diventare centrali energetiche con l’integrazione di tecnologie solari e eoliche, lo stoccaggio sotto forma di idrogeno dell’energia prodotta e il suo uso come carburante pulito. Sarà possibile scambiare l’energia prodotta localmente attraverso reti controllate da sistemi elettronici intelligenti.
Il Pears della Regione siciliana, presentato il 13 marzo 2009 a Palermo dal presidente Raffaele Lombardo e dallo stesso Jeremy Rifkin, si pone in linea con le direttive energetiche e climatiche del Parlamento europeo. La Sicilia svilupperà in parallelo tutti e quattro i cosiddetti pilastri della terza rivoluzione industriale: energie rinnovabili, edifici a energia positiva, idrogeno e “smart grids” che permetteranno di conseguire la progressiva decarbonizzazione del sistema produttivo siciliano.
Il piano energetico ambientale – come spiega la presidenza della Regione - punta a diffondere su tutto il territorio regionale sistemi eolici di piccola taglia per le famiglie e la comunità, reti elettriche intelligenti, sistemi di accumulo e trasporto a idrogeno. Mira anche a far fronte alle necessità dell’industria attraverso sistemi solari termodinamici ispirati alla tecnologia innovativa a sali fusi, introdotta dal premio Nobel Carlo Rubbia.
“Questo piano – afferma l’assessore regionale al Territorio e ambiente, Giuseppe Sorbellocontribuirà in maniera sostanziale al raggiungimento degli obiettivi di Kyoto e creerà decine di migliaia di posti di lavoro. È una nuova impresa ad alta tecnologia e crescita economica e industriale secondo la filosofia del Green new deal e della strategia di crescita economica dell’Unione europea conosciuta come Agenda di Lisbona”.
(fonte: Presidenza Regione Sicilia)

Cristina Moretti

(03-04-2009)




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Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 03-04-2009 alle :