inUmbria on line nelCentro on line inItalia on line in Europa on line nel Mondo on line nellUniverso on line
 
 
  | Home | Top News | About Italy | Umor |
 

salute

Niente amici? La colpa è dei geni

Da Harvard un’importante scoperta “in chiave evoluzionistica” che introduce un'ipotesi ulteriore su come la genetica possa influire sul posizionamento degli individui all'interno di un gruppo sociale. Insomma: timidi si nasce


Siete timidi? Quante volte vi siete maledetti perché non riuscivate a dire quelle quattro parole davanti agli altri o perché non avevate avuto la prontezza di dire e difendere le vostre idee, o di attaccare bottone con una persona che vi interessava veramente tanto.
Non fatevene una colpa. La colpa, semmai, è dei vostri geni, è con loro che dovete prendervela. Secondo uno studio condotto sui gemelli, l’essere più o meno popolari e disinvolti, quando si tratta di socializzare, dipende dal codice genetico.
A rivelarlo è uno studio condotto dai ricercatori dell'Harvard University su un campione di oltre mille coppie di gemelli sia etero che omozigoti, solitamente scelti per questo genere di indagini dato che, oltre a condividere l'ambiente in cui crescono, condividono anche il codice genetico (per metà nel primo caso, interamente nel secondo). Confrontando le informazioni ottenute sul numero delle conoscenze e delle amicizie i ricercatori hanno riscontrato che le reti sociali erano più simili fra i gemelli identici. Questo era relativamente scontato, ma la ricerca ha anche evidenziato come la genetica possa determinare le interconnessioni tra amici di una stessa persona: se una persona, ad esempio, ha tre amici, la possibilità che questi si conoscano tra loro dipende dai geni del primo, responsabili quindi della sua maggiore o minore inclinazione a presentare gli uni agli altri.
Secondo gli scienziati che hanno condotto lo studio, l’importanza della scoperta è da leggere non tanto in chiave psicologica o sociale in sé, ma piuttosto in chiave evoluzionistica, perché introduce un'ipotesi ulteriore su come la genetica possa influire sul posizionamento degli individui all'interno di un gruppo sociale. Il saper coltivare un network di relazioni permette infatti di accedere più facilmente a un maggior numero di informazioni, e ciò è un vantaggio in termini evolutivi, mentre un atteggiamento più riservato e cauto porta a essere meno esposti al contagio da malattie varie e anche questo rappresenta un vantaggio immediato in termini di conservazione dell'individuo, ma è di segno opposto al primo e di diverso o valore. Comunque sia, come ha riconosciuto Nicholas Christakis – uno degli autori dello studio – quella emersa dalla ricerca di Harvard è senza dubbio “una scoperta alquanto bizzarra”.


Cristina Moretti

(02-03-2009)




[torna ai risultati]
 


Periodo dal

al

Argomento

Parola chiave:


torna ai risultati
 


Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 02-03-2009 alle :