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Termometri a mercurio in pensione da aprile 2009

L’Italia recepisce la direttiva europea del 2007 (2007/51/CE) riguardante “restrizioni alla commercializzazione di alcune apparecchiature contenenti mercurio”. Nelle farmacie saranno dunque disponibili solo termometri elettronici ed ecologici


L’influenza di questa stagione sarà ricordata in tante famiglie non tanto per la solita febbre, ma per lo strumento usato per misurarla. Infatti questo è l’ultimo inverno del termometro a mercurio. Dal 3 aprile non sarà più in vendita nelle farmacie. Lo comunica l’unione regionale dei titolari di farmacia, Federfarma Veneto, la quale rende noto che l’Italia ha recepito la direttiva europea del 2007 (2007/51/CE) riguardante “restrizioni alla commercializzazione di alcune apparecchiature contenenti mercurio”. E’ una sostanza pericolosa, ha riconosciuto il Ministero del lavoro. Per questo il metallo è stato inserito nella lista nera che regola l’immissione nel mercato di tali sostanze e dal 3 aprile non potrà più essere utilizzato “nei termometri per la misurazione della temperatura corporea”. La stessa restrizione riguarda gli sfigmomanometri a mercurio, utilizzati per misurare la pressione.

Mentre si esauriscono le scorte di termometri a mercurio, entrano prepotentemente nelle farmacie e nelle case le alternative. Ci sono i termometri a “galistan”: sono simili a quelli a mercurio, ma contengono una sostanza che a contatto con l’aria si amalgama e rende quindi agevole e sicuro lo smaltimento. E poi c’è l’elettronica. I termometri di ultima generazione sono veloci e precisi, ma non mancano i “contro”, come spiega il segretario di Federfarma Veneto Roberto Grubissa: «Abituati a “sentire” la febbre avvicinando le labbra alla fronte del bambino e poi verificando con il termometro a mercurio, i genitori si sono fatti un’idea più o meno approssimativa della soglia della febbre. Ora che i nuovi termometri evidenziano un numero con tanto di decimali il rischio è quello di allarmarsi per nulla. Bisogna tenere presente che la famosa temperatura dei 37° C non è una soglia uguale per tutti. Quindi raccomandiamo alle famiglie di testare i nuovi termometri in condizioni di salute, al mattino e alla sera, per capire meglio quando è opportuno ricorrere al medico o ai medicinali e quando invece non c’è da preoccuparsi».


Federfarma Veneto
Federfarma Veneto è sorta nel 1979, quando i Titolari di Farmacia hanno sentito l'esigenza di adeguare i requisiti delle proprie organizzazioni, già esistenti a livello provinciale, ai compiti ed ai nuovi ruoli definiti dalla Legge di riforma del Servizio sanitario Nazionale (L. 833/1978). Rappresenta oggi, tra le varie organizzazioni che raggruppano Farmacisti, l'unica associazione regionale alla quale aderiscano solamente Associazioni di Titolari di Farmacia. È chiamata quindi a rappresentare e tutelare gli interessi dei propri associati che operano nella duplice vestedi imprenditori aziendali e di professionisti in un segmento particolarmente delicato della Sanità. Il ruolo dell'Unione Regionale dei Titolari di Farmacia sta acquistando sempre maggior rilievo, alla luce della crescente regionalizzazione della Sanità. Fanno parte di Federfarma Veneto le sette Associazioni Provinciali dei Titolari di Farmacia del Veneto (Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia Verona, Vicenza). Gli uffici dell’Unione si trovano a Mestre, in via Andrea Costa 19.

(23-02-2009)




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Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 23-02-2009 alle :