Un dialogo interculturale che promuova la pace fra le diverse religioni e i popoli del mondo è possibile. A promuoverlo e sostenerlo concretamente sarà Josp Fest, Journeys of the Spirit Festival, il primo festival internazionale degli itinerari dello spirito, ideato e organizzato dall'Opera Romana Pellegrinaggi, che si tiene dal 15 al 18 gennaio 2009 alla Nuova Fiera di Roma. Si tratta di un evento grazie al quale le grandi religioni s’incontrano e mettono a fuoco quel patrimonio valoriale, comune a tutte, e sul quale il dialogo è possibile.
Il Festival trarrà beneficio dal contributo di tutte le culture nell’ottica di una conoscenza più profonda, e si concretizzerà attraverso una serie di iniziative, tavole rotonde ed eventi di cultura e spettacolo, che mirano a dimostrare quanto le religioni possano essere vere e proprie “scuole” di educazione e di pace.
“In tutte le religioni è insita la trascendenza e Josp Fest coglie questo aspetto e lo valorizza come terreno di incontro - spiega Padre Cesare Atuire, amministratore delegato dell'Opera Romana Pellegrinaggi. Josp Fest si propone di essere un pellegrinaggio attraverso i continenti, un’occasione per scoprire la bellezza che il mondo offre a chi è veramente motivato a viaggiare e a conoscere”.
“E’ nel viaggiare che i nostri cuori e i nostri occhi si aprono e si può scoprire e imparare”, aggiunge Padre Acuire.
Al “think tank”, che è Josp Fest, prenderanno parte i santuari, gli enti di promozione turistica, le agenzie di viaggi, i prodotti strutturati, le offerte ricettive e le aziende di trasporto da tutto il mondo. Per il pubblico ci sarà la possibilità di uno scambio di idee, informazioni e anche offerte per conoscere i luoghi che promuovono i “viaggi dello spirito”.
Josp Fest si servirà inoltre del linguaggio universale dell'arte, della musica, del teatro, della danza e del cinema, per far “abbracciare” tutti i popoli del mondo.
A fare da filo conduttore a queste giornate all’insegna del dialogo interculturale è tema della prima edizione di Josp Fest “Canta e cammina”, celebre frase di Sant’Agostino, tratta da i ‘Discorsi di
Sant’Agostino Vescovo’, nel quale emerge lo spirito con cui tutti i popoli parteciperanno all’evento:
“Cantiamo pure ora, non tanto per goderci il riposo,
quanto per sollevarci dalla fatica. Cantiamo da viandanti. Canta ama cammina. Canta per alleviare le asprezze della marcia, ma cantando
non indulgere alla pigrizia. Canta e cammina”. (Sant’Agostino)
Il camminare è una sfera della vita dell’uomo perché incarna il suo destino sulla terra. Ogni pellegrinaggio ha una meta verso cui si è chiamati. A volte il cammino diventa pesante e gli sforzi mettono a dura prova la nostra capacità di resistenza. Il canto può alleviare questa fatica
specialmente se condiviso con altri, in una dimensione comunitaria.
Uno spirito di condivisione quindi nel “camminare” insieme, pur nelle diversità, attraverso l’approfondimento e la conoscenza reciproca delle realtà da cui si proviene.
Josp Fest si configura così come un evento innovativo che mira a “celebrare” i pellegrini e a coinvolgere tutti coloro che desiderano “mettersi in cammino” con lo scopo di contribuire alla loro crescita spirituale. Camminare dunque nel cuore della Cristianità, ossia percorrere i cammini dove la Cristianità è nata, immergendo anima e corpo nella realtà che li circonda.
Le mete storiche, Roma, Santiago e Gerusalemme, riprodotte scenograficamente da Cinecittà Studios, potranno essere raggiunte dal viaggiatore, solo dopo aver visitato le vie che ad esse conducono.
Lungo i corridoi, realizzati come veri e propri percorsi, si snodano le tappe e le mete significative del pellegrinaggio, dove il visitatore entrerà in contatto con gli operatori dei territori
di riferimento.
Per questo un intero padiglione è dedicato agli itinerari di pellegrinaggio ed alle mete di interesse religioso e culturale del mondo. La presenza di Enti del Turismo internazionali e degli operatori di settore completano il Festival, regalando a tutti i visitatori una visione ampia e multiculturale dell’offerta turistica e permettendo loro di visitare i Paesi, le mete religiose mondiali, entrare in contatto con le aziende che li sostengono e li promuovono… ed anche scoprire le loro offerte e partecipare ad uno scambio culturale.
Il festival offrirà ampi programmi, spettacoli e convegni che faranno divertire, ma anche informare, approfondire e sensibilizzare su alcune tematiche inerenti i viaggi dello spirito.
“Incontro Aziende Studenti”
A Josp Fest si apre una finestra sul mondo del lavoro e della formazione con l’iniziativa “Incontro Aziende Studenti”, dedicata a giovani e studenti sui temi del recruitment, della formazione e dell’orientamento nel mondo del lavoro in Italia e in Europa.
“Eventi, comunicazione e nuove tecnologie”
Vivere il Festival con l’arte e la tecnologia. L’area dedicata ai prodotti tecnologici e multimediali - area di proiezioni, sala lettura e icafè- sono spazi moderni dove si svilupperà un dialogo.
Lunge & Readings: metafora del viaggio, inteso come cammino personale di conoscenza, che si può esprimere anche attraverso la lettura.
Meetings & Performances: momenti di incontro tra le civiltà di tutto il mondo attraverso l’arte come espressione universale ma anche come espressione caratterizzante delle tradizioni culturali e religiose di ciascun popolo.
icafé & Experience: i giovani al centro di Josp Fest con spazi che catturano la loro attenzione e suscitano interesse. Nell’icafè potranno entrare in contatto con i territori del mondo in rete, e nell’area Experience vivranno virtualmente l’esperienza del cammino come anticipazione di un viaggio reale.
Projection: una vetrina su arte e cultura per presentare i luoghi, i volti e le destinazioni che il mondo del turismo tematico offre a chi vuole visitarli.
“Luce di S. Francesco” al Josp Fest
Durante la cerimonia di apertura del Festival, alla presenza del Sindaco della Città di Roma e di tutte le autorità istituzionali; giornalisti nazionali, internazionali e pubblico, 30 lampade “Luce di San Francesco”portate a mano faranno da scenografia all’inaugurazione del Festival. Illuminando progressivamente i percorsi che si snoderanno dal Padiglione “Journey” al padiglione “Italy” sino a giungere nel padiglione “World”, saranno infine donate al termine della cerimonia ai rappresentanti istituzionali.
La luce di San Francesco che cos’è sono in molti a saperlo, è una luce di speranza che il pontefice Benedetto XVI ha acceso per primo nella cripta di San Francesco, in occasione della Sua visita ad Assisi il 17 giugno 2007 (vedi foto). Da quando il Santo Padre, in ginocchio davanti alla tomba del Poverello, ha compiuto questo gesto, la Luce arde e risplende senza sosta, memoria di quell’incontro di spiritualità unico e simbolo nel contempo simbolo prezioso profondo di speranza e di fede, nonché monito di pace. Da quel momento insomma la Luce si sta diffondendo in ogni parte del mondo grazie al progetto, realizzato da NCT Global Media in collaborazione con il Sacro Convento di Assisi, dal titolo“Una luce in ogni casa” che culminerà in un grande evento, in programma per il 2010, con l’accensione della Luce ad Assisi e, contemporaneamente, nel resto del mondo.
Questa luce illumina il cammino di chi sente vicino Francesco, il Santo Patrono d’Italia, riferimento per gli anziani ed esempio per i giovani, che a ottocento anni dalla sua nascita, non perde il carisma che lo ha innalzato ad effigie di pace e di riconciliazione urbi et orbi. E non solo idealmente. Con la Giornata Mondiale della Preghiera per la Pace nel mondo del 27 ottobre 1986, indetta da Giovanni Paolo II ad Assisi presso la Tomba del Santo, ufficialmente è stato riconosciuto lo “spirito di Assisi” e la città stessa è diventata “profezia di pace”, così come la Basilica di San Francesco “altare del mondo”.
Realizzata da sapienti artigiani in pregiato vetro, a significare la purezza e la limpidezza, la Luce è alimentata con olio, che, a sua volta, rappresenta la forza nella lotta, attraverso il suo divenire fiamma, per giungere quindi al calore e alla luce che possono provenire solo dalla fede.
La fiamma della Luce di San Francesco, ardente e vive, rinchiude in sé tutto questo.
Papa Benedetto XVI ha ricevuto la lampada dal Custode del Sacro Convento padre Vincenzo Coli. E come lui tanti personaggi illustri: il Segretario di Stato Cardinal Tarcisio Bertone; l’Arcivescovo di Milano Cardinale Dionigi Tettamanzi; Mikhail Gorbaciov; il Presidente del Senato Renato Schifani, Yolanda Pulecio (ad Assisi per richiedere la grazia per la liberazione di sua figlia Ingrid Betancourt), il leader Sindacale Birmano Zaw Tun in occasione della marcia della pace, l’imprenditore arabo Yahya Lootah, a memoria dell’incontro tra il Santo di Assisi e il Sultano Melek-el-Kamil; il Ministro alle Politiche Comunitarie Andrea Ronchi; il leader del Partito Democratico Walter Veltroni; il Presidente del Consiglio Regionale Campano Sandra Lonardo Mastella; il giornalista del Corriere della Sera Aldo Cazzullo, e ancora la Senatrice Anna Finocchiaro, il Senatore Maurizio Gasparri, Vittorio Sgarbi, la Presidente del Centro Studi Grande Milano Daniela Mainini, Milly Carlucci, Lucio Dalla e tanti altri ancora.
Nella confusa quotidianità caotica, ci sorprende che una tenue e muta luce sia portatrice di tanto amore, ma non ci stupisce se accade ad Assisi.
(14-01-2009)
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