Ogni stanza della casa ha funzioni e destinazioni diverse. Alcune vengono poco usate, altre subiscono un maggiore calpestio. In alcuni ambienti si sviluppa una maggiore umidità, in altri l'aria è più secca. Tutti questi fattori debbono essere attentamente considerati prima di far posare i listoni a terra e non senza il consiglio di un esperto che sappia indicarvi l'essenza più adatta alle vostre esigenze. Una volta scelto e posato, il parquet andrà curato a regola d'arte per mantenerlo più bello nel tempo. Ecco qualche consiglio su come sceglierlo e mantenerlo pulito.
L'ingresso
Per sua natura l'ingresso è un luogo di passaggio e di immediata contiguità con l'esterno dell'abitazione e per questo sollecitato per il calpestio frequente e per l'introduzione di polvere, sassolini e terra. Vi consigliamo quindi di pulire bene le vostre suole entrando in casa; il pavimento vi ripagherà di questa piccola attenzione con un aspetto migliore nel tempo.
Il soggiorno
La forma e la dimensione di questi locali offrono in generale l'opportunità di scegliere fra un'ampia gamma di legni e di tipi di posa. La scelta della posa può cadere su una qualsiasi delle numerosissime tipologie conosciute ed applicate come, solo per citarne alcune, la classica posa a "spina di pesce", le sofisticate Chantilly e Versailles, l'elegante "punto d'Ungheria" e quella forse più sobria, ma che maggiormente esalta il legno di alta qualità, la posa "a correre". Proprio quest’ultima si addice particolarmente a liste di grande formato, ed ha la caratteristica di conferire agli ambienti un particolare senso di ampiezza ed eleganza.
La zona notte
La zona notte è forse quella dove più frequentemente il parquet viene installato. Tutte le essenze si adattano all'uso nelle camere da letto dove risulta particolarmente apprezzabile la facilità di pulizia e la caratteristica di non trattenere la polvere negli interstizi grazie all'assoluta precisione degli incastri. Tutto questo senza dimenticare uno degli aspetti più gradevoli offerti da un parquet: la libertà e il piacere di muoversi a piedi nudi a contatto con il legno.
La cucina e il bagno
Anche in bagno il parquet la fa da protagonista, grazie a dei trattamenti che rendono la sua superficie resistente alle macchie e all’acqua.
Il fatto di utilizzare un parquet per la cucina o il bagno potrà sembrare ai più una contraddizione, eppure questo è ormai un pregiudizio privo di fondamento; le tecniche di lavorazione attuali consentono la collocazione del pavimento in legno in ogni stanza della casa indipendentemente dalla sua funzione e senza la preoccupazione che esso si possa deteriorare. In questi ambienti, per una totale garanzia di resistenza ed inalterabilità, è comunque raccomandato il trattamento con prodotti in grado di penetrare nelle giunture del pavimento rendendo il parquet idrorepellente.
Sicuramente il parquet è la pavimentazione più attuale e utilizzata nel soggiorno, nella camera da letto e nel corridoio, ma recentemente ha cominciato a diventare un importante protagonista anche per quanto riguarda cucine e bagni, soprattutto grazie a dei particolari trattamenti che rendono la sua superficie molto più resistente a due suoi acerrimi nemici: le macchie e l’acqua.
La finitura
È ben nota la differenza tra parquet tradizionale e prefinito: il parquet tradizionale è in legno massiccio, presenta uno spessore di almeno 10 millimetri di solo legno nobile, il che permette di ripetere la sua levigatura anche più volte nel corso degli anni; dopo la levigatura si procede a verniciare e cerare il parquet.
Il tipo prefinito, invece, unisce lo strato superiore in essenza di pregio a un supporto in legno tenero: in questo caso le doghe sono già state sottoposte a verniciatura e levigatura e vengono posate riducendo costi e tempi di attesa. Per chi sceglie di usare il parquet in bagno, le soluzioni possono essere varie: è preferibile sicuramente un parquet tradizionale per questo ambiente, andando a diversificare due diverse zone (ad esempio un antibagno solo col lavandino dove poter posare il parquet, mentre invece si può preferire una ceramica nella zona WC, doccia).
Le essenze
Un’altra soluzione interessante è quella di scegliere un’opportuna essenza di parquet trattato, forse il più adatto. In commercio esistono svariati tipi di essenze che differiscono tra loro per molte caratteristiche (colore, tonalità, venatura).
Quando si parla di essenze di parquet non è solo fondamentale la scelta del colore (vi sono legni più chiari come l’acero, più bruni come il teak, rossi come il doussiè e quelli più scuri come il panga panga), ma bisogna anche tener conto delle caratteristiche dell’essenza in relazione all’ambiente.
Parlando di bagni, i legni più adatti per questo ambiente, dove ovviamente l’umidità è maggiore, sono quelli più stabili.
Questi i parquet più consigliati per la pavimentazione di cucina e bagno:
1 - L’iroko, legno proveniente dall’Africa, dalla colorazione giallastra, ha la particolarità di modificare la sua colorazione a contatto con la luce.
2 - Il teak, di origine afro-asiatica. La sua colorazione tende più a quella del tabacco ed ha buone caratteristiche di stabilità: tra l’altro viene spesso usato sulle barche.
3 - Il doussiè, anch’esso africano, dal colore dorato, quasi rosso, presenta la tendenza a cambiare colore se esposto alla luce (cosiddetta ossidazione). Le sue caratteristiche gli permettono di essere adatto anche negli ambienti con riscaldamento a pannelli.
4 - Il merbau, asiatico, dalla colorazione giallo-bruna, ha un’alta ossidazione. Le sue caratteristiche sono la durezza e la stabilità.
La manutenzione straordinaria
Il pavimento in legno, come qualsiasi altro pavimento, dopo anni di servizio può presentarsi usurato e danneggiato. A differenza di altri pavimenti che devono essere sostituiti, il parquet può essere completamente rinnovato mediante: una nuova levigatura, la sostituzione di eventuali elementi particolarmente danneggiati, la stuccatura e carteggiatura, una nuova verniciatura o ceratura.
Cristina Moretti
(02-02-2009)
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