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salute

Tutti i benefici degli Omega 3

Molti sarebbero, secondo l’Osservatorio NFI – Centro Studi dell’Alimentazione Nutrition Foudation of Italy, i benefici derivanti da una dieta ricca di Omega-3, primi fra tutti, meno ipertensione e prevenzione dell’aritmia


Recenti studi scientifici sugli Omega-3 condotti dall’Osservatorio Nutrition Foudation of Italy (Nfi) hanno evidenziato che una dieta ricca di tali acidi grassi avrebbe effetti benefici sul ritmo cardiaco e proteggerebbe contro il rischio di morte improvvisa, inoltre il loro consumo aiuterebbe a prevenire la pressione sistolica e diastolica di circa 1 mmHg.
Lo studio dell’Nfi, che contribuisce allo sviluppo della ricerca scientifica e dello scambio di informazioni in campo alimentare, ha coinvolto più di 3.000 persone (uomini e donne di età media 45 anni) per ricercare l’associazione tra il consumo di pesce e Omega-3 e il rischio di aritmie cardiache. Gli studiosi hanno osservato che coloro che consumavano più di 300g di pesce a settimana presentavano una riduzione del 13,6% dell’intervallo QT (indicatore delle caratteristiche del ciclo elettrico cardiaco) rispetto a chi non ne mangiava. La riduzione passava al 29,2% dopo aggiustamento dei dati per età, sesso, livello di attività fisica, indice di massa corporea, abitudine al fumo e consumo di noci.
Un ulteriore studio ha verificato l’impatto degli Omega-3 introdotti con la dieta sui valori pressori di soggetti non affetti da ipertensione. L’indagine ha coinvolto 4.680 uomini e donne di età compresa tra i 40 e i 59 anni ai quali è stata misurata la pressione arteriosa 2 volte nel corso di ognuna delle quattro visite mediche previste dallo studio. Il consumo medio di acidi grassi Omega-3 tra i partecipanti è risultato pari a 2g al giorno; da un’analisi dei dati è emerso che coloro che consumavano le maggiori quantità di omega-3 presentavano, sia per la pressione sistolica, sia per quella diastolica, valori più bassi di circa 1 mmHg. In particolare l’effetto antiipertensivo maggiore è stato riscontrato nei soggetti non ipertesi che non seguivano diete particolari, non assumevano supplementazioni o farmaci e non erano affetti da diabete o patologie cardiovascolari.

Ma cosa sono gli omega 3?
Si parla molto di Omega 3 in trasmissioni televisive o su riviste come dei componenti salutari dei nostri alimenti, ma pochi spiegano con precisione cosa siano realmente, che benefici forniscano al nostro organismo e dove si trovino. Tecnicamente gli Omega 3 sono acidi grassi polinsaturi che, dal punto di vista chimico, hanno la caratteristica di possedere un doppio legame in posizione 3 (omega 3) o in posizione 6 (omega 6), della catena che li forma. Tecnicamente sono definiti EPA (acido eicosapentaenoico), e DHA (acido docosaesaenoico). Questi acidi grassi a catena lunga, presenti soprattutto nei pesci oleosi quali salmone, sgombro e aringa, proteggono dalle malattie cardiovascolari, rallentano il deperimento mentale negli anziani e sono essenziali per lo sviluppo sano del cervello dei bambini nell'utero materno.
Vengono chiamati acidi grassi essenziali perché il nostro organismo non è in grado di sintetizzarli, e quindi l'introduzione attraverso la dieta è assolutamente fondamentale. Tra gli effetti protettivi degli omega 3 i più rilevanti sono:
- azione antiaggregante piastrinica (effetto antitrombotico), cioè ridurrebbero la possibile formazione di coaguli nel sangue.
- controllo del livello plasmatico dei lipidi, soprattutto dei trigliceridi.
- controllo della pressione arteriosa, mantenendo fluide le membrane delle cellule, e dando elasticità alle pareti arteriose.
Gli effetti principali sono soprattutto legati alla protezione del cuore e del sistema circolatorio, aspetto positivo già evidenziato dagli studi epidemiologici iniziati intorno agli anni' 70.
Recentemente si stanno estendendo gli studi sugli omega 3 anche nell' ambito della nutrizione neonatale, dove un'introduzione quantitativamente adeguata di questi acidi sarebbe importante per favorire lo sviluppo del bambino. Esistono inoltre, studi preliminari, dove si controlla l'applicazione degli omega 3 sul morbo di Crohn (patologia a carico dell'apparato intestinale): l'effetto studiato sarebbe legato all'attività antinfiammatoria di queste importanti sostanze.
In sintesi, queste ricerche hanno riscontrato che, la somministrazione quotidiana di un farmaco contenente un grammo di acido grasso omega 3 associata, ovviamente, a un regime dietetico equilibrato (contenente un buon quantitativo di pesce), è importante per curare i problemi di tipo cardiovascolare.
Esistono in commercio degli alimenti a cui è stata aggiunta una sostanza in più (ad esempio degli omega 3) rispetto alla composizione originaria; si tratta di cibi "funzionali", chiamati dagli americani "nutriceutical", ovvero prodotti che si posizionano al confine tra l'alimento e il farmaco. Ne sono un esempio il latte arricchito in omega 3 cosi come le uova addizionate delle stesse sostanze, l'importante è che al momento dell'acquisto il consumatore legga attentamente l'etichetta la quale riporterà l'intera composizione comprese le integrazioni.

Ma per mantenere il benessere del nostro organismo, come dobbiamo regolarci con gli omega 3?
Benché gli esperti raccomandino un'assunzione giornaliera di 450 mg di acidi grassi omega 3, molti adulti non arrivano a ingerire nemmeno la metà di tale quantità. Tra gli adolescenti, tale cifra precipita ad appena 100 mg al giorno, mentre nelle famiglie a reddito basso l'assunzione di tali sostanze è di circa 50 mg giornalieri inferiore a quella di altre famiglie.
È consigliabile, invece, seguire un'alimentazione varia ed equilibrata caratterizzata da armonia sia qualitativa che quantitativa tra i singoli nutrienti. Per favorire l'introduzione degli omega 3 è opportuno consumare dalle 2 alle 3 porzioni settimanali di pesce, la cui tipologia potrà variare tra le seguenti: sgombro, merluzzo, pesce spada, tonno, trota, sardina e aringa, altre fonti di omega 3 sono i cereali, le noci, i legumi e l'olio di lino. Per quanto riguarda le tipologie di cottura più indicate, perché il pesce possa mantenere inalterate le sue benefiche proprietà, le migliori sono sicuramente: al forno, in umido o alla griglia.

Una considerazione da non sottovalutare mai è che un'attività di prevenzione rivolta alle malattie cardiovascolari deve primariamente concentrarsi sulla dieta equilibrata, e parallelamente sulla eliminazione dei fattori di rischio (fumo, obesità e sedentarietà).


Moretti Cristina

(14-01-2009)




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Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 14-01-2009 alle :