La Commissione europea investirà 186 milioni di euro per finanziare 143 progetti attenti all’ambiente sparsi in tutto il continente. La Commissione ha approvato e pubblicato il primo invito per questo specifico programma che, partito nel 2007, si concluderà nel 2013, periodo nel quale la Commissione pubblicherà, una volta all’anno, un invito a presentare proposte di progetti dedicati all’ambiente, per il quale è previsto un bilancio complessivo di 2.143 milioni di euro.
Per questa prima tornata di proposte i progetti presentati si concentrano per lo più su azioni nei settori della tutela della natura, della politica ambientale, dell’informazione e della comunicazione per un investimento totale di 367 milioni di euro, di cui 186 milioni di euro quale contributo comunitario.
“Sono favorevolmente colpito dalla vasta gamma e dall’elevata qualità delle proposte presentate quest’anno - ha commentato il Commissario all’ambiente, Stavros Dimas -. I progetti selezionati non avranno soltanto un impatto significativo sull’ambiente, ma mostreranno come procedere a coloro che intendono applicare le stesse tecniche”.
La Commissione Ue ha, infatti, ricevuto oltre 700 proposte da organismi pubblici o privati dei 27 Stati membri. Di queste, 143 sono state selezionate per un cofinanziamento nelle tre componenti del nuovo programma: “Life+ Natura e biodiversità”, “Life+ Politica e governance ambientali” e “Life+ Informazione e comunicazione”.
I progetti del primo gruppo, che tendono al miglioramento dello stato di conservazione di specie e di habitat in pericolo, saranno 58 da finanziare nell’ambito di partenariati. Attuati in 21 Stati membri, essi rappresentano un investimento complessivo di 165 milioni di euro, che include un contributo comunitario di 94 milioni.
I progetti di “Life+ Politica e governance ambientali” sono, invece, progetti pilota che contribuiscono allo sviluppo di idee politiche, tecnologie, metodi e strumenti innovativi.
In questo caso, la Commissione ha scelto 74 progetti che saranno finanziati, in 21 Stati membri, con un investimento complessivo di 185 milioni di euro, che include un contributo comunitario di 84 milioni. La quota più significativa del finanziamento va a 29 progetti concernenti rifiuti e risorse naturali. I cambiamenti climatici costituiscono il secondo settore prioritario mentre altri 24 progetti concernono diverse problematiche, tra cui l’acqua, l’ambiente urbano, il suolo, il rumore, le foreste, i prodotti chimici, l’aria e l’ambiente nonché la salute.
I progetti del terzo gruppo, “Life+ Informazione e comunicazione”, divulgano informazioni sull’ambiente e mettono in rilievo le questioni ambientali, oltre a prevedere la formazione e la sensibilizzazione in materia di prevenzione degli incendi boschivi. La Commissione ha scelto di finanziare 11 progetti. Questi saranno attuati in Spagna, Francia, Italia, Malta, Finlandia, Svezia e Regno Unito e rappresentano un investimento complessivo di 16 milioni di euro a cui l’Ue contribuisce con 8 milioni.
Ecco tutti i progetti italiani selezionati e finanziati nel programma Life+
- Lacre (Provincia di Livorno): sviluppare alleanze locali nel settore pubblico e privato. Le alleanze sosterranno le imprese locali nell’adozione della responsabilità sociale nei confronti del cambiamento climatico.
- Novedi (Sasil spa): progetto per eliminare dalla produzione del vetro una componente chimica pericolosa per l’ambiente. Novedi intende dimostrare la fattibilità economica di nuove tecnologie per la produzione di vetro a base di materiali isolanti, con alto isolamento termico, resistenza meccanica, ignifugo ed eco-compatibile.
- Carbomark (Regione Veneto): progetto che mira a promuovere un mercato volontario locale del carbonio nell’ottica dello schema di emission trading dell’Ue.
- Verde footprint (Dow Italia srl): l’obiettivo di questo progetto è produrre una nuova, alta qualità di poliuretano (PU) bio per il 20-25%. Il sistema si applica nella produzione di calzature.
- Re-waste (Industria olearia Biagio Mataluni srl): riutilizzo delle acque reflue del frantoio come fonte di biogas, nonché per l’estrazione di antiossidanti fenolici ad alto valore aggiunto per i prodotti alimentari, cosmetici e le industrie farmaceutiche.
- Mhybus (Regione Emilia-Romagna): riduzione dell’impatto ambientale del trasporto pubblico attraverso l’uso di un combustibile gassoso fatto con una miscela fino al 20% di idrogeno e per l’80% gas naturale (idro-metano).
- Purifast (Tecnotessile - Società nazionale di ricerca tecnologica): avanzato sistema di trattamento delle acque reflue, sulla base di ultrafiltrazione e un innovativo processo di Aop per scarichi industriali e urbani, in particolare tessili.
- Laks (Comune di Reggio Emilia): rendere gli attori locali più consapevoli e responsabili dell’importanza dell’azione locale nel cambiamento climatico e nella riduzione dei gas serra.
- Ariel (Publiambiente spa): recuperare materiali dalla frazione secca dei rifiuti solidi urbani. Un sito dimostrativo sarà istituito per trattare più di 15mila tonnellate di frazione secca.
- Trust (Autorità di bacino dei Fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione): adeguare le risorse idriche sotterranee all’impatto dei futuri cambiamenti climatici.
- Sale (Muliservizi spa): definire la strategia più adeguata per evitare l’intrusione di acqua salata nella falda acquifera del fiume Esino.
- Eccelsa (Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento Sant’Anna): sviluppare una metodologia che supporta la governance ambientale e la politica di processo decisionale all’interno dei raggruppamenti di pmi.
- Sustgreenhous (Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio): realizzare una “greenhouse” sostenibile e compatibile con la protezione della natura. I risultati attesi includono una riduzione del 10% delle emissioni di CO2.
- Gppinfonet (Amministrazione provinciale di Cremona): il Green public procurement information network è un progetto transnazionale (con la partecipazione di Italia, Spagna e Belgio). I suoi principali obiettivi comprendono azioni volte a ridurre il consumo di risorse e l’inquinamento derivante dalla partecipazione agli appalti pubblici.
- Owm (Istituto superiore di ricerca e formazione sui materiali per le tecnologie avanzate - Isrim Scarl): progetto transnazionale con la partecipazione di Italia, Spagna, Portogallo e Grecia. Il suo obiettivo primario è sensibilizzare l’industria dell’olio di oliva sui problemi ambientali derivanti da uno scorretto smaltimento dei rifiuti del frantoio.
- Gare (Comune di Firenze): sensibilizzare sui cambiamenti climatici relativi a diversi ambienti urbani italiani e contesti culturali. Il progetto riguarda insegnanti, famiglie e attori economici locali.
- Parc (Ente Parco di Montemarcello-Magra): ripristinare l’equilibrio ecologico dei fiumi Magra e Vara e lo stato di conservazione di rare specie di pesci, comprese la lampreda di mare (petromyzon marinus), lo shad (alosa fallax), il roach (rutilus rubilio) e il barbo italiano (barbus plebejus).
- Mascottss (Regione autonoma della Sardegna): attuare una strategia di protezione urgente per salvaguardare l’ultima piccola popolazione di little bustard (tetrax tetrax) e ltre specie di uccelli presenti in Sardegna.
- Water Sic (Provincia di Prato): migliorare lo stato di conservazione dei Sic (Siti di importanza comunitaria all’interno della rete Natura 2000) nell’alto Appennino e nella pianura della provincia di Prato in Toscana.
- Antidoto (Ente Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga): approccio innovativo nella lotta contro l’avvelenamento dei grandi carnivori, bovini e dei rapaci. Il progetto istituirà due unità di cani anti-veleno.
- Star (Comune di Rivignano): azioni per il recupero di foreste alluvionali con piante come l’ontano (direttiva Habitat).
- Pianura parmense (Provincia di Parma): conservazione delle specie di uccelli di interesse comunitario, in particolare il falco vespertinus e il falco naumanni.
- Ex-Tra (Ente Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga): migliorare lo stato di conservazione degli orsi e lupi.
- Avifauna del lago Salso (Oasi lago Salso): realizzare azioni di conservazione delle zone umide dove vivono uccelli acquatici in via di estinzione come il cormorano pigmeo, il tarabuso, l’anatra moretta e il chiurlo.
- Providune (Provincia di Cagliari): conservazione e recupero delle dune costiere nelle province di Cagliari, Caserta, Matera e Taranto.
- Centolimed (Istituto agronomico mediterraneo di Bari): identificazione, designazione e conservazione degli antichi uliveti della regione del Mediterraneo.
Per maggiori informazioni sul programma Life+ basta collegarsi ad ec.europa.eu
Cristina Moretti
(09-01-2009)
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