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A proposito di tappeti

Non sempre sono magici… ma creano una sorta di magia, forse proprio perché ci portano con la mente all’Oriente. Il tappeto, pezzo di tessuto più o meno spesso, raso o vellutato, in tinta unita o decorato, è un elemento che arricchisce l’arredamen


I tappeti vengono usati fin dall’antichità ed è molto difficile individuare la data esatta della sua origine, anche se possiamo accertare quasi sicuramente che la sua nascita avvenne in Asia, ad opera delle tribù nomadi. Le pelli degli animali che venivano utilizzate per ricoprire il suolo e le pareti delle tende per proteggersi dal freddo, furono sostituite coi tappeti, che acquistarono rapidamente notevoli qualità estetiche.
Da appena un secolo, quando si parla di tappeti ci si riferisce a quelli che servono a ricoprire il pavimento. Tesi lungo il muro, posati sulla tavola o sul suolo, i tappeti sono sempre degli ornamenti: è la loro dimensione a decidere del loro uso.
Oggi il mercato è invaso da una quantità di tappeti moderni o semi-antichi. Questi ultimi sono tessuti in notevole quantità nei paesi tradizionalmente produttori di tappeti annodati (Turchia, Persia, Caucaso, Cina), dove hanno conservato un legame con la tradizione artistica.

Quando si acquista un tappeto
È bene sapere che un tappeto acquistato nel suo luogo di origine non offre necessariamente maggiori garanzie di uno acquistato in Italia, anzi, se non si presta molta attenzione è più facile essere ingannati in un qualsiasi bazar di un paese esotico piuttosto che in un negozio italiano.
Se, comunque, decidete di portare a casa come souvenir un tappeto, prestate sempre massima attenzione alle spese supplementari associate agli acquisti personali. Queste ultime, che comprendono imballaggio, manutenzione e spedizione, oltre alle tasse di importazione ed esportazione, vanno aggiunte al prezzo del tappeto e alla fine il costo complessivo può raggiungere cifre notevoli.

I trucchetti del "mestiere"… di acquirente!
Se cercate un tappeto antico dovete prestare molta attenzione a tutti i dettagli perché i venditori potrebbero usare dei “trucchetti” per far apparire la merce più vecchia di quello che è. In linea generale adottano delle astuzie che permettono di far apparire un tappeto più antico di quanto in realtà sia. Tra i metodi più banali c'è quello di cambiare le cifre della data, riannodandole a seconda dell' anno desiderato, ma è facile notare una differenza con i nodi della zona circostante.
Altri stratagemmi sono: lasciare scolorire il tappeto al sole, esporlo alla polvere o allo smog di una strada particolarmente trafficata, e addirittura farci passare sopra una mandria di animali! Basta poi un bel lavaggio per nascondere ogni prova compromettente, almeno agli occhi degli acquirenti più sprovveduti, poiché è sufficiente un accurato esame di tutte le parti del tappeto per constatare eventuali falsificazioni.
I lavaggi con sostanze chimiche sono invece un sistema per "invecchiare" i tappeti che, agendo su tutte le fibre, provocano un cambiamento uniforme in termini di perdita di lucentezza e resistenza: al tatto, però, il pelo è secco e ruvido come i materiali sintetici di scarsa qualità.
Tempo ed usura rovinano il pelo, che si può consumare: eventuali riparazioni sono facilmente individuabili osservando il tappeto dal rovescio, mentre passando il vello con un panno chiaro inumidito è subito visibile se è stato fatto uso di coloranti per mimetizzare le zone più consumate.

I tappeti a "casa nostra”
In Italia, i punti vendita specializzati rappresentano un luogo tendenzialmente sicuro per l'acquisto di un tappeto, perché il personale è competente e spesso offre l'opportunità di ricevere il tappeto a casa per esaminarlo con attenzione.
Le vendite all'asta sono caratterizzate da un meccanismo particolare che è opportuno conoscere: possono esserci, ad esempio, delle spese supplementari al prezzo di aggiudicazione. Inoltre, è bene ricordare che un oggetto acquistato ad un'asta non può essere sostituito.
Ai metodi di vendita tradizionali, negli ultimi anni si sono affiancate numerose televendite che, diritto di recesso a parte, permettono una visione dell'oggetto breve, limitata e spesso distorta dal mezzo televisivo. Nel caso cambiaste idea riguardo ad un acquisto avvenuto tramite televendita, ricordate che nessuna spesa vi può essere addebitata, se comunicate la vostra decisione con le modalità ed entro i termini prestabiliti.

Come curarlo
Ricordatevi che il tappeto è un pezzo di stoffa, prima di tutto, e quindi è molto sensibile al logorio del tempo e agli sbalzi di temperatura.
In estate, quando andate in vacanza per un periodo di tempo lungo, sarebbe bene proteggerlo accuratamente. Le possibilità sono due: o lo date in custodia presso un centro specializzato, oppure ve ne occupate personalmente.
In qualunque stagione decidiate di pulirlo potete procedete così: lavatelo con gli appositi prodotti secchi che si trovano in commercio, poi procedete a una accurata pulizia con l'aspirapolvere (non dimenticate le frange, ricettacolo di insetti e briciole). Se dovete riporlo potete avvolgerlo mettendo sotto ogni strato un foglio di giornale (serve a tenere lontane le tarme).
Una volta arrotolato, non lasciatelo in un angolo qualsiasi della casa, ma mettetelo sotto a un mobile, al riparo dai raggi solari. Se il tappeto è annodato a mano, prestate attenzione a non tirare i fili, perché produrreste antiestetiche sgranature di non facile riparazione.
Quando lo tirerete fuori, non pulitelo nuovamente ma lasciategli prendere aria per due o tre giorni, poi procedete alla spazzolatura.

Un tappeto speciale, quello turco
La sua caratteristica fondamentale è quella di mantenere sempre una stretta osservanza della religione musulmana, che impone ai fedeli di non raffigurare in alcun modo esseri viventi. I disegni quindi saranno geometrici e simbolici.
I disegni dei vegetali si radicano per seguire un movimento stilizzato, dal ritmo matematico. La composizione segue regole immutabili: il motivo simbolizza la vita e il tempo; il fondo, l’esistenza e l’eternità. Il disegno è sempre simmetrico, e lascia il minimo spazio possibile completamente vuoto. I colori sono luminosi, le lane soffici e setose.
La decorazione, invece, risponde ai canoni della pratica religiosa dell’Islam e i colori delle lane acquisiscono un preciso significato: Blu simbolizza il cielo e l’eternità, il verde viene usato pochissimo perché è il colore del Profeta e non deve essere contaminato dai piedi.
Oggi il tappeto turco è conosciuto soprattutto per i tappeti da preghiera. Si tratta di tappeti in lana, raramente in cotone: i colori più diffusi sono i toni caldi del rosso e del blu. I centri di maggiore importanza sono Ghiordes, Kuia, Ladik, Mujur e Milas.


Cristina Moretti

(05-12-2008)




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Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 05-12-2008 alle :