Un metallo per curare il mal di gola
Il raffreddore è il male di tutte le stagioni, dato che in qualsiasi momento dell'anno è possibile prendere, appunto, freddo. Ecco un oligoelemento utile in queste circostanze, il bismuto
|
Riconosciuto come un elemento specifico e a se stante solo nel 1753, grazie agli studi del chimico francese Claude Geoffroy Junine, il Bismuto era già noto agli antichi alchimisti, che però lo confondevano spesso con il piombo e lo stagno, per la forte somiglianza con entrambi.
Ottenuta la sua indipendenza, il Bismuto è stato identificato nella tavola periodica con il numero 83 e con il simbolo Bi.
Come tutti gli oligoelementi, se assunto in grandi quantità, questo metallo può risultare tossico, mentre a basse diluizioni è spesso utilizzato a scopi medici.
In allopatia (i sistemi di cura che sfruttano l'azione dei principi contrari a quelli che hanno provocato la malattia), ad esempio, il nitrato e il sottonitrato di Bismuto servono per le affezioni gastrointestinali, il carbonato di Bismuto ha un'azione benefica sulle gastriti, mentre i sali basici di Bismuto sono usati come antisifilitici.
I risultati più efficaci sembrano aversi in oligoterapia, un metodo terapeutico basato sulla somministrazione di oligoelementi, a dosi deboli, dell´ordine del milionesimo di grammo, dove è usato, senza alcuna tossicità, per la cura di tonsillite, laringite, esofagite, angina, rinite, sinusite e gastrite; in generale è considerato l'oligoelemento specifico delle infiammazioni del cavo orale e delle vie digestive superiori.
Il Bismuto può anche essere assunto insieme con altri oligoelementi come il rame, il manganese, l’oro e l’argento, insieme ai quali viene prescritto per eliminare o ridurre l'uso di antibiotici.
Cristina Moretti
(11-12-2008)
|