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salute

In forma divertendosi

Finita l’estate è ora di rimettersi in forma. Ecco come scegliere la palestra e il corso più adatto a noi, per sfruttare a fondo le nostre potenzialità


L’estate è agli sgoccioli e se, complici le vacanze e il dolce far niente, ci siamo un po’ ingrassati, impigriti o semplicemente un po’ appesantiti, è ora di pensare ad una buona attività fisica per ritrovare la nostra forma naturale.
Prima di iniziare è necessario porsi alcune domande basilari. Quale corso è più adatto per noi? Quale palestra vogliamo frequentare e in base a cosa la scegliamo?
Le palestre intorno a noi possono essere tante, come tante saranno le attività che propongono. Prima di scegliere, quindi, conviene farsi un giro e magari anche qualche lezione di prova; avremo così la certezza che il corso è quello più adatto a noi e che l’ambiente, la struttura e le persone che frequentano la palestra ci piacciono. È importante, infatti, oltre al corso giusto anche trovarsi a proprio agio, sentirsi bene con quelli che saranno i nostri compagni di lezione per tutto l’inverno.
Tornando alle attività proposte dalle palestre è bene sapere che non tutte le attività fisiche sono adatte a tutti. Se siamo nell'ottica di fare sport perché ci piace anche migliorare la qualità della nostra vita (wellness) dovremmo avere le idee chiare sulle qualità fisiche da migliorare. Vediamo le più importanti, con particolare attenzione a quelle che possono influenzare direttamente l'efficienza e la qualità della vita, tanto nei ragazzi che negli anziani.
Una qualità molto importante e che tutti dovremmo curare è la capacità di muovere le articolazioni in maniera ampia e fisiologica. Questa qualità si chiama articolarietà o ampiezza articolare. Viene ridotta dall'inattività, e da quella particolare attività di contrazione muscolare che tende sempre a contrarre accorciando piuttosto che contrarre anche allungando.
Per mantenere l’ampiezza articolare dobbiamo fare degli esercizi che comportano la contrazione dei nostri muscoli in piena corsa, dal massimo allungamento alla contrazione completa, e fare molto stretching dopo l'allenamento.
È importante anche poter esprimere una respirazione fisiologica, bassa e rilassata. Ricordiamoci che la respirazione non ha come solo risultato portare ossigeno nei polmoni ed estrarne anidride carbonica. Una respirazione fisiologica è invece direttamente connessa al wellness, alla qualità della vita.
La terza qualità da non dimenticare mai è il giusto tono muscolare, soprattutto dei muscoli della fascia addominale (addominali, obliqui, intercostali, lombari) e dei muscoli che stabilizzano ed orientano il bacino (glutei, psoas-iliaco, bicipiti femorali). Se questi muscoli sono tonici e in buon equilibrio tra loro (senza che uno tiri più o meno degli altri) molte funzioni vitali saranno più efficienti, ed anche la schiena sarà più tutelata, forte e reattiva. Non dimentichiamo che glutei e bassa schiena sono considerati da molti il centro della forza dell'uomo.
Da non trascurare neanche la coordinazione: soprattutto se abbiamo una certa età, o se non siamo abituati a fare attività fisica, potremo scoprire che non riusciamo a fare certi movimenti, o che non riusciamo a farli bene. Non c’è da disperare: attraverso la ripetizione continua nel tempo è possibile imparare qualsiasi tipo di gesto, anzi una delle migliori ginnastiche non solo per il corpo ma anche per il cervello è imparare ad eseguire gesti nuovi o inconsueti, che all'inizio non ci riescono. Ogni nuovo gesto imparato, infatti, apre nuove connessioni cerebrali, contrariamente all'inattività ed alla vita completamente sedentaria.
Un'altra qualità importante cui porre attenzione è la resistenza generale, detta anche fiato o massima potenza aerobica. Contrariamente a quanto spesso si crede, la resistenza generale non è correlata ad un gesto specifico (correre, sollevare pesi, portare un sacco in spalla), ma piuttosto alla generale efficienza del sistema respiratorio e cardiocircolatorio.
Se pensiamo di dedicarci ad uno sport specifico, come ad esempio la corsa, dobbiamo ricordarci che in questo caso anche la resistenza specifica muscolare diventa molto importante: anche i meccanismi di produzione dell'energia e le reazioni biochimiche muscolari devono essere allenate a quello specifico gesto. Se, ad esempio, prendiamo un maratoneta e gli chiediamo di fare una 50 km di sci di fondo, sicuramente soffrirà quasi come se non avesse mai fatto sport in vita sua! Lo stesso vale per un bodybuilder o per un nuotatore. Possiamo quindi considerare la resistenza muscolare specifica come una ulteriore qualità.
Le qualità fisiologiche che abbiamo fin qui elencato stanno alla base dell'efficienza sportiva, della salute e del wellness. A queste possiamo affiancare il buon funzionamento delle funzioni corporee: efficienza immunitaria, efficienza del metabolismo, capacità delle cellule e delle funzioni di adattarsi alle variazioni ed agli stimoli e di mantenere il proprio equilibrio. A chiudere il cerchio il benessere e la salute mentale, che sono, al contempo, causa ed effetto della nostra salute fisiologica.
Un aiuto importante, infine, nella scelta del corso da frequentare può venirci dagli stessi allenatori della palestra, che sapranno consigliarci, sulla base del nostro stato fisico e degli obbiettivi che vogliamo conseguire, l’attività più adatto a noi.


Cristina Moretti

(27-10-2008)




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Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 27-10-2008 alle :