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Pasqua: -15% i consumi

Secondo le stime di Telefono Blu Consumatori, quest'anno ogni famiglia italiana spenderà, per il pranzo pasquale, 132 euro. I prezzi non aumentano, ma la gente non compra


Un incremento non superiore del 2% per gli italiani su colombe uova e prodotti tipici pasquali sostiene l’osservatorio dei consumi di Telefono Blu Consumatori, che ammonisce a non dare cifre e prezzi in aumento per non provocare altra inflazione. Per il pranzo pasquale al contrario dei più ricchi di Natale ogni famiglia affiderà circa 132 euro (stabile rispetto lo scorso anno anche perché le promozioni e le vendite fra mercati e ipermercati consentono di scegliere prodotti a costo più contenuto), oltre 66 milioni saranno spesi in ristoranti e complessivamente dalle famiglie 1,5 miliardi. Per uova e colombe saranno spesi 350 milioni (+3%) per altre leccornie feste sagre e i regali in famiglia per Pasqua e Pasquetta circa 900 milioni. Se sommiamo gli 1,4 miliardi che verranno spesi per viaggi (in calo del 4%). Si stima che complessivamente saranno spesi 4,0 miliardi di euro (500 milioni in meno del 2007).
Gli italiani ovviamente hanno visto le buste paghe ridotte causa tasse nel mese di marzo (ripulito da conguagli ed altro) e gli incrementi sul 5% dei prodotti di consumo primari (la cosiddetta inflazione percepita) . Si consideri che inoltre che calendario alla mano il Ponte in realtà non esiste.

Sempre secondo un’indagine dei consumatori, un uovo medio di marca quest’anno costa intorno ai 9 euro (aumento dell’1%) una colomba di marca costa 4,50 con incremento del 3%

L’associazione ha attivato il suo centralino nazionale 199.44.33.78 ed i portali www.telefonoblu.it www.sosconsumatori.it per :denuncie di vacanze rovinate e difficili denuncie per aumento dei prezzi e per gli acquisti pasquali.

Sono oltre 30 mila le piccole e medie imprese italiane che producono,golosità e tradizione, per le festività pasquali. La gamma dei prodotti realizzati è ampia, a partire dai manufatti dell’arte sacra legati alla liturgia della Settimana Santa, all’alimentazione, dando vita ad un giro d’affari complessivo di oltre 200 milioni di euro. Le centinaia di manifestazioni di culto popolare che animeranno nei prossimi giorni lo Stivale, muoveranno da sole quasi poco più di 32 milioni di euro realizzati da circa 5 mila imprese e 15 mila addetti. Si tratta di imprese specializzate ad esempio nella realizzazione di addobbi, paramenti sacri e oggetti di culto.

Il fronte pasquale alimentare non vede solo protagoniste uova e colombe, ma anche dolci artigiani tipici regionali la cui produzione è aumentata negli ultimi 3 anni del 4%, producendo un fatturato intorno ai 30 milioni di euro. Questo ambito particolare vede la Sardegna e la Puglia in testa nella produzione e nel consumo, seguite da Sicilia ed Emilia Romagna.

(20-03-2008)




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Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 20-03-2008 alle :