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A Napoli la munnezza si fa Albero di Natale
Cosa fare per attirare l‘attenzione sul problema rifiuti in Campania? Si è fatto molto in realtà, ora urge intervenire. Intanto a Piazza San Domenico Maggiore l’ironia (e la rabbia) ha scelto l’arte, quella del tedesco Luca Gabriel Popper
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Dal cassonetto della raccolta differenziata per il vetro in Piazza San Domenico Maggiore a Napoli, spunta uno strano oggetto di plastica e legno.
Non è un errore di senso civico del riciclaggio, ma un albero di natale realizzato con 207 bottiglie di plastica che attrae lo sguardo e gli obiettivi delle macchine fotografiche delle migliaia di turisti e passanti, al punto di ignorare le meraviglie architettoniche che rendono la piazza uno dei maggiori attrattori turistici della città.
In cima all’albero spunta un cartello con la scritta “Un anno d’acqua”, che testimonia l’ennesima provocazione tutta in stile napoletano, ma a realizzare l’opera che sintetizza le cronache e il disagio cittadino è un artista tedesco Luca Gabriel Popper, il quale non è nuovo a trasformare in opere d’arte i disagi delle città in cui ha deciso di vivere.
Il Natale simboleggiato da questo albero non è soltanto un momento che si consuma in festa e spreco, ma ricorda che Natale (e Capodanno) sono gli ultimi, o i primi, giorni dell’anno e che per vivere serve soprattutto l’acqua, per non parlare dell’aria.
L’opera è gia quotata all’asta su e-bay, questo testimonia che la munnezza, dramma che ormai soffoca la città di Napoli, è una risorsa che può essere trasformata e valorizzata in tanti modi, soprattutto in una città che fa vessillo della propria creatività.
(03-01-2008)
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