L'Italia è il paese più vecchio d'Europa
Secondo il Rapporto annuale dell'Istat sulla situazione del Paese, il primo gennaio 2006 c'erano 141 persone di sessantacinque anni e oltre per ogni 100 giovani con meno di quindici anni. Le migliori condizioni di vita, una maggiore attenzione alla prevenzione e soprattutto il progresso della tecnologia medico-sanitaria, insieme con stili di vita più salutari che in altri paesi avanzati, hanno fatto salire la speranza di vita nel nostro Paese ai primi posti della graduatorie mondiali (78,3 anni per gli uomini e 84 per le donne, alla nascita; 16,8 anni per gli uomini e 20,6 per le donne, a 65 anni). [dati Istat]
Nel Lazio più di un milione di anziani
Aumenta l'incidenza degli anziani (over 64) nel Lazio, che nel 2006 raggiungono quota 1.014.196 unità, pari al 19,1% della popolazione residente totale, attestandosi al 23% a Rieti, al 21,3% a Viterbo, al 19,7% a Frosinone, al 19% a Roma e al 16,9% a Latina. [Rapporto Eures].
La longevità è una risorsa
Se gli anziani disponibili fossero messi in condizione di impegnarsi in attività di economia sociale si potrebbe generare nel Paese un valore di 128 miliardi di euro, pari all'8,7% del Pil. Migliorando il contenuto di relazioni della vita degli anziani e riducendo quindi il circuito perverso fatto di solitudine, depressione, uso intenso e inappropriato di farmaci si potrebbe stimare un risparmio di 700 milioni di euro di spesa farmaceutica (pari al 5% della spesa pubblica per farmaci di classe A 2006). [Fondazione Censis]
In rete contro la solitudine e l’esclusione
Tre milioni di italiani con più di 64 anni vivono da soli: 3/4 sono donne, 2/3 hanno più di 75 anni. [dati Auser]
Analfabetismo di ritorno e… di andata
In Italia sono 800.000 le persone completamente analfabete, e il 26% della popolazione è sotto i livelli minimi di istruzione. E i due terzi degli over 65 (addirittura i tre quarti tra le donne) non hanno nemmeno la licenza elementare. [dati Spi-Cgil]
(22-11-2007)
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