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cultura

Stefano Fanara a Bologna

Dal 9 al 21 novembre, alla Galleria d'Arte 18 di Bologna, è in allestimento una mostra personale di Stefano Fanara, curata da, Valerio Dehò


Un artista poliedrico Stefano Fanara. Oltre che pittore, anche fotografo, regista e scenografo. Saranno proprio le sue opere, dal 9 al 21 novembre, ad essere accolte negli spazi della Galleria d’Arte 18 (via San Felice, 18). Curatore della mostra, sarà Valerio Dehò, docente di Estetica presso l'Accademia di Belle Arti di Ravenna.

Per la personale in Galleria 18 Stefano Fanara esporrà la serie di dipinti intitolata “Caos”, in cui probabilmente si concentra un’energia psichica direttamente in contatto con il vissuto dell’artista stesso. “In questi lavori più recenti – ha scritto di lui Valerio Dehò - l’approccio è immediato a proseguire l’esperienza informale, in senso classico come progressivo allontanamento dalla sfera dell’organizzazione visuale e razionale, e anche propedeutico ad una visione ulteriore e comunque istintiva. La realtà ammessa come dato germinale, svela soltanto le sue potenzialità d’energia psichica che vuole tramutarsi nell’alchimia del gesto artistico. Appare chiaro come Fanara con “Caos” attinge a risorse oscure all’epitalamo della pittura che non vuole essere altro da sé, ma cerca un’ostentazione che non ammette ritardi né ripensamenti. In fondo la ricerca di Fanara, seppur in uno sperimentalismo errante quanto ultimativo, cerca sempre le proprie s/ragioni nel dipingere non solo come diario intimo, come sketchbook della deriva psichica, ma anche come ancoraggio propriocettivo. La pittura è specchio anche quando manifesta il caos che non ha alcun valore negativo, in quanto al contrario appartiene a quel ricercare che è fondamento di luce e di èclarage”.
Stefano Fanara è laureato in Pedagogia con indirizzo Letterario e Filosofico. Siciliano di nascita, ha trascorso la sua vita in giro per il mondo, esponendo le sue opere nelle gallerie più famose, dalla Spagna agli Emirati Arabi, ma anche Austria, Olanda e Stati Uniti. Una carriera di successi iniziata sin da piccolo, con le tempere e gli acrilici, per poi proseguire con le sperimentazioni di materiali industriali e naturali come il catrame, le resine, le sabbie e le terre. Sono diverse le tecniche che Stefano Fanara utilizza per le sue opere, così come sono vari i maestri che lo hanno formato in campo teatrale, pittorico e cinematografico. Nel 1999 ha collaborato con il regista colombiano Enrique Vargas al progetto di ricerca “Memoria del vino” prodotto da Emilia Romagna Teatro con cui ha realizzato l’allestimento dello spazio scenico per uno spettacolo che ha debuttato a Bologna in anteprima mondiale nel 2000. Nel 1998 ha partecipato ad una sperimentazione basata su alcune tecniche meditative trasportate in campo artistico che ha portato ad una pubblicazione dal titolo “Meditazione e arte”. La meditazione è una delle costanti dell’opera di Stefano Fanara, soprattutto alla fine degli anni ’90. L’artista, infatti, racconta: “Con l'esperienza della meditazione la mia pittura è cambiata di 360 gradi: è cambiata la proiezione temporale. Sento come se adesso più che mai sia proiettata nel presente. Nel passato era unidirezionale: chiedevo una risposta e mi proiettavo soltanto su una direzione, mi ostinavo a negare qualsiasi altra possibilità in nome della coerenza pittorica, non ho in realtà ricevuto una pallida ombra di tutto ciò che era a mia disposizione”. Dal 2001 al 2003 la pittura di Stefano Fanara si è invece orientata verso una sintesi pittorica e del linguaggio, spinta da una necessità di analisi quasi chirurgica dei frammenti di vita. In questi ultimi tre anni, invece, nella sua pittura si è assistito ad un ritorno alla materia primordiale, con un utilizzo quasi esclusivo di colori ad olio e tele di lino in cui ha cercato una sintesi tra una modalità operativa istintuale e razionale riuscendo a trovare una convergenza nella spiritualità. Nel 2005 ha realizzato trenta opere donate per la causa “Mai più violenza sulle donne” promossa da Amnesty International Italia. La rassegna denominata “I colori di Amnesty” lo ha visto protagonista con altri 25 artisti di fama internazionale, tra cui il Premio Nobel Dario Fo.


Mostra: Personale di Stefano Fanara
Presentata da: Professor Valerio Dehò
Con il patrocinio di: Giraldi Editore
Sede: Galleria d’Arte 18, via San Felice 18 Bologna
Inaugurazione: 9 novembre, ore 21.30
Orari: dal martedì al venerdì, dalle 10.30 alle 18.30,
sabato dalle 15.30 alle 19.30
Ingresso gratuito

(07-11-2007)




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Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 07-11-2007 alle :