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“Marciare per la pace. Il mondo non violento di Aldo Capitini”

S’intitola così il libro di Alarico Mariani Marini e Eligio Resta, Edizioni Plus, che racconta della prima marcia della pace organizzata nel 1961 da Aldo Capitini. Aspettando il 7 ottobre


Edizioni Plus, la casa editrice dell'Università di Pisa, recentemente ha pubblicato il volume "Marciare per la pace. Il mondo non violento di Aldo Capitini", scritto da Alarico Mariani Marini e Eligio Resta (ISBN: 978-88-8492-460-5; prezzo: 12,00; pag. 144, formato: 17x24).

Il volume racconta della prima marcia della pace organizzata nel 1961 da Aldo Capitini e costituisce una preziosa testimonianza che documenta la storia di un'importante esperienza di pace.

La Marcia della pace per la fratellanza dei popoli Perugia-Assisi promossa da Aldo Capitini nel settembre 1961 è un evento ormai dimenticato, ed anche il pensiero e la passione civile di quel grande umbro sono ormai presenti soltanto in ristrette cerchie di studiosi e nelle sparute schiere di militanti non violenti.
Anni fa si sarebbe parlato di “microstoria” perché è stato un episodio a sé stante, ma di assoluta novità nel panorama dei movimenti culturali e politici, che recava in sé passato e presente, un ponte tra i tanti luoghi dispersi così lontani, così differenti eppure solidalmente uniti.
Questo, in fondo, è stato il significato della Marcia e questo, infine, è stato Aldo Capitini, l’intellettuale, il militante non violento, il filosofo, e filosofo fino in fondo perché non accademico e imbalsamato nelle vesti strette delle discipline.
Questa “microstoria” è allora, nella sua peculiarità, nei suoi tempi, nelle sue dinamiche, il momento di coagulo di tante spinte e tante ragioni che vengono da esperienze dolorose e guardano avanti con grande coraggio al di là della determinatezza della storia.
È il messaggio con cui Capitini declina insieme non violenza, pace e fratellanza tra tutti i popoli che, a quasi mezzo secolo di distanza, appare più che mai attuale, di una validità che trae forza anche dalla esperienza delle tante guerre di questi decenni e dallo smarrimento dell’immediato futuro.
Tutto questo il libro si è proposto di rappresentare, non soltanto riproponendo la narrazione di quella “microstoria”, ma per riflettere ancora su quanto quella esperienza ci ha consegnato di durevole perché, come Capitini aveva scritto, destinata a preparare il futuro.


Alarico Mariani Marini, avvocato, ha collaborato con Aldo Capitini nella organizzazione della Marcia Perugia-Assisi e sulle pagine del periodico «Umbria d’oggi». Attualmente è componente del Consiglio Nazionale Forense ed ha scritto saggi e curato vari volumi in materia di linguaggio, argomentazione e metodo nel diritto. Dirige la rivista «Diritto e formazione» e la collana «Formazione giuridica» delle Edizioni Plus.


Eligio Resta, è professore ordinario di Filosofia del diritto all’Università di Roma Tre. È nella direzione di «Politica del diritto» e di «Sociologia del diritto». È stato fino al 2002 membro laico del Consiglio Superiore della Magistratura. Tra le sue opere: Diritto e trasformazione sociale (a cura di, 1978), La certezza e la speranza. Saggio su diritto e violenza (ult. ed. 2006), Le stelle e le masserizie (1997), L’infanzia ferita (1998), Il diritto fraterno (IV ed. 2005).

(03-10-2007)




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Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 03-10-2007 alle :