In cucina tra tradizione e creatività: 630 nuove ricette ai Primi d’Italia 2007
Tra i fornelli della kermesse, non si fa solo formazione e degustazione guidata, ma anche cultura dell’alimentazione, sperimentazione; rivisitazione e valorizzazione della tradizione, nonchè innovazione
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Fusilli agli asparagi e yogurt o fusillotti con pecorino e fave? Gli appassionati della cucina creativa avranno l’imbarazzo della scelta, tra le tante proposte de I Primi d’Italia 2007, a Foligno dal 27 al 30 settembre 2007, che a questa branchia della cucina dedica uno dei quindici Villaggi del Gusto: altrettante tappe del circuito delle degustazioni continuative in tutto il centro storico della città.
Gli chef del Villaggio delle ricette creative si cimenteranno in sfiziosi abbinamenti tra paste di tutti i formati e condimenti insoliti: erbe aromatiche, verdure, formaggi.
Non andranno delusi nemmeno gli appassionati della cucina tradizionale, perché potranno degustare le paste artigianali di alta qualità e le tipicità regionali in un Villaggio dedicato proprio a questo tipo di primi piatti: dai paccheri alla siciliana, alla paglia e fieno alla bolognese.
Il circuito delle degustazioni propone anche i Villaggi del gusto dedicati alla pasta fresca, agli gnocchi, alla polenta, ai prodotti gluten free, ai prodotti biologici, ai primi piatti per i bambini, alle zuppe, ai primi piatti di mare, a riso e le tipicità venete, a farro, ai primi piatti al tartufo, ai ravioli e stringozzi.
Sono 630 le nuove ricette de I Primi d’Italia 2007, proposte dagli chef e dalle aziende, 300 delle quali presentate in degustazione.
“Sono cifre che rendono l’idea della forza creativa del Festival nazionale dei primi piatti”, commenta Roberto Prosperi, presidente della società organizzatrice Epta – Confcommercio, “e della sua unicità nel panorama delle manifestazioni a carattere enograstronomico. Tra i fornelli dei Villaggi e delle diverse Scuole di cucina, qui si fa non solo formazione, degustazione guidata, ma anche cultura dell’alimentazione, sperimentazione; rivisitazione e valorizzazione della tradizione ma anche innovazione. Il tutto grazie alla professionalità e l’estro dei grandi chef che partecipano alla rassegna, alle imprese, grandi e piccole, che scelgono I Primi d’Italia come speciale vetrina per i loro migliori prodotti”.
(12-09-2007)
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