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I Nobel a Villa Nobel

E' SEGNI DI PACE: Sanremo ricorda Ernesto Teodoro Moneta nel centenario del Nobel, Giovedì 7 giugno - ore 17,00 – Teatro del Casinò


Giovedì 7 giugno - ore 17,00 – Teatro del Casinò
Le Frontiere della Pace,
Integrazione e dialogo interreligioso: nuove prospettive


Tavola Rotonda con Shirin Ebadi, Nobel per la Pace 2003, David Trimble, Nobel per la Pace 1998, Paolo Pobbiati, Presidente di Amnesty International Italia, Walter Irvine, rappresentante dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Ole Danbolt Mjøs, membro del Consiglio Direttivo della Fondazione Nobel di Stoccolma e Presidente del Comitato Nobel Norvegese, Giampiero Bof, teologo, Yahya Sergio Yahe Pallavicini, Vice Presidente della Comunità Religiosa Islamica Italiana e Consigliere del Ministro dell'Interno per l'Islam Italiano, Roberto Gervaso, giornalista e storico. Modera il dibattito Antonio Caprarica.

Un anniversario che rischiava di finire dimenticato. Cento anni fa, Ernesto Teodoro Moneta, combattente garibaldino, giornalista, pubblicista e tenace assertore della pace e della diplomazia tra gli Stati, riceveva il prestigioso attestato dal Comitato Nobel di Oslo: unico italiano – sino ad oggi - ad aver ottenuto l’alto riconoscimento per l’opera compiuta in nome della Pace.
Trascorso un secolo, il nostro pianeta sembra purtroppo non aver imparato la lezione di pace e fratellanza offertaci da Moneta e dalle tante personalità che si sono energicamente adoperate per la causa umanitaria: malgrado e dopo gli orrori del Novecento, il mondo è ancora percorso da guerre, da sanguinosi conflitti alimentati da interessi economici e da divisioni religiose, e il riconoscimento universale dei fondamentali diritti dell’uomo è ancora lontano.
La Provincia di Imperia, proprietaria di Villa Nobel, col prezioso contributo del Comune di Sanremo (Assessorato alla Cultura), della Fondazione Carige e in collaborazione con l’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario di Sanremo, ha voluto dedicare un momento di riflessione alla figura e al messaggio di Moneta, evitando la celebrazione fine a se stessa, ma col vivo desiderio di parlare di pace, partendo sì dall’esempio dell’illustre italiano ma affrontando aspetti e tematiche legate alla pace nel contesto dell’attualità attraverso un libero confronto di idee ed esperienze. Si è voluto così organizzare un incontro aperto al pubblico con i contributi di personalità di altissimo livello per ribadire, tra l’altro, l’importanza del dialogo interreligioso e di un civile processo di integrazione tra i popoli.

La tavola rotonda, che avrà luogo al Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo, giovedì 7 giugno 2007 a partire dalle 17.00 (ingresso libero fino ad esaurimento posti), inaugura le celebrazioni per il centenario di Moneta. Parteciperanno personalità di notevole valore e risonanza internazionale: i Premi Nobel per la Pace Shirin Ebadi, l’avvocato iraniana sostenitrice dei movimenti dei diritti delle donne e dei bambini, (insignita del Nobel nel 2003) e David Trimble, Premio Nobel nel 1998, leader del principale partito protestante ed ex Primo Ministro dell’Irlanda del Nord. David Trimble ha ricevuto il Nobel assieme al leader cattolico John Hume per il coraggioso impegno nel trovare una soluzione pacifica, in una terra geograficamente piccola e pur così tormentata, ad un conflitto nazionale, religioso e sociale che, nel corso degli anni, è costato la vita di oltre 3.500 persone.
Insieme a loro ci saranno Paolo Pobbiati, Presidente della sezione italiana di Amnesty International e Walter Irvine come rappresentante regionale dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati: entrambe le organizzazioni umanitarie hanno ricevuto il Premio Nobel per la Pace, rispettivamente nel 1977 e nel 1981; parteciperà alla tavola rotonda anche Ole Danbolt Mjøs, membro del Consiglio Direttivo della Fondazione Nobel di Stoccolma e Presidente del Comitato Nobel Norvegese, deputato all’assegnazione dei Nobel per la Pace. Roberto Gervaso, giornalista e scrittore, traccerà un ‘profilo storico’ di alcuni Premi Nobel per la Pace da Moneta ai giorni nostri, Giampiero Bof, teologo, porterà il contributo del mondo cattolico, mentre in rappresentanza del mondo islamico sarà presente Yahya Sergio Yahe Pallavicini, Vice Presidente della CO.RE.IS. (Comunità Religiosa Islamica) Italiana e Consigliere del Ministro dell'Interno per l'Islam Italiano.
Modera il dibattito Antonio Caprarica, responsabile dei notiziari radiofonici Rai.
E’ previsto un servizio di traduzione simultanea in cuffia.

In settembre Villa Nobel ospiterà una mostra dedicata ad Ernesto Teodoro Moneta curata da Pietro Redaelli: un interessante percorso per immagini volto ad illustrare le tappe dell’avventura personale del Premio Nobel italiano.

Le celebrazioni dedicate a Moneta confermano ancora la
volontà di Villa Nobel di essere luogo deputato ad accogliere e far dialogare tra loro studiosi e artisti, Premi Nobel ed importanti rappresentanti della società internazionale.
Le iniziative letterarie estive nel parco della Villa si apriranno sabato 16 giugno alle 21.00 con l’atteso incontro con il Premio Nobel per la Letteratura Derek Walcott.

Villa Nobel
Storica dimora in cui Alfred Nobel trascorse gli ultimi anni della vita - e che qui morì, il 10 dicembre 1896, e concepì il proprio testamento - Villa Nobel, dopo un periodo di restauro, è stata riportata al primitivo splendore ed è diventata museo oltre che suggestiva cornice di conferenze, convegni e mostre che hanno ottenuto un notevole riscontro di pubblico.

Shirin Ebadi
Shirin Ebadi, iraniana, è avvocato e attivista dei diritti civili.
Il 10 dicembre 2003 ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace, prima iraniana e prima donna musulmana ad ottenere questo riconoscimento.
E’ nata ad Hamadan, nella parte nord-occidentale del paese, il padre, Mohammad Ali Ebadi, era docente di diritto commerciale.
Nel 1948 la famiglia si trasferisce a Teheran. Nel 1965 inizia a studiare giurisprudenza presso l'università di Teheran e nella primavera del 1969 intraprende la carriera di magistrato, proseguendo nel contempo gli studi fino ad ottenere, nel 1971, un dottorato in diritto privato.
Dal 1975 al 1979 è Presidente di una sezione del tribunale di Teheran.
Dopo la Rivoluzione Islamica del 1979 è costretta, come tutte le donne giudice, ad abbandonare la magistratura e, solo dopo ampie proteste, le viene riconosciuta la possibilità di collaborazione al tribunale con il ruolo di “esperta di legge”. Pur considerando la retrocessione intollerabile, per alcuni anni la sua attività si è dovuta limitare alla pubblicazione di numerosi libri e articoli. Solo nel 1992 ottiene l’autorizzazione ad operare come avvocato e apre uno studio proprio.
Nel 1994 è tra i fondatori della "Society for Protecting the Child's Rights" un'associazione non-governativa che tuttora dirige.
Nel 1997 ha un ruolo di rilievo nella campagna di sostegno del Presidente riformista Mohammad Khatami.
Come avvocato è solita occuparsi di casi di liberali e dissidenti entrati in conflitto con il sistema giudiziario iraniano, che resta uno dei bastioni dell’ala di governo più conservatrice. Spesso è parte civile in processi contro membri dei servizi segreti iraniani.
Nel 2000 viene accusata di disturbo della quiete pubblica perché diffonde il video della confessione di un militante di un gruppo di fondamentalisti islamici, risultato segretamente ingaggiato dall’ala conservatrice del governo per spaventare i riformisti con spedizioni violente e intimidatorie, e incursioni in assemblee e manifestazioni. Il processo si conclude con una condanna all’interdizione e la sospensione dall’attività di avvocato per cinque anni, condanna che viene in seguito ridotta.
Il 10 ottobre 2003 il comitato per il premio Nobel annuncia la decisione di conferirle il Premio Nobel per la pace.
Attualmente Shirin Ebadi è docente presso l’Università di Teheran e sostenitrice attiva dei movimenti per i diritti femminili e dei bambini. Vive a Teheran con il marito e le due figlie.

David Trimble
David Trimble è nato il 15 ottobre 1944 a Belfast da una famiglia protestante.
Frequenta le scuole a Bangor e poi Diritto alla ‘Queen’s University’ di Belfast fino al 1968. Diventa avvocato e poi docente di Diritto alla stessa università. Agli inizi degli anni settanta simpatizza con l’estrema ala protestante (l’Ulster Vanguard Party), per aderire poi, nel 1978, all’assai più moderato Ulster Unionist Party (UUP).
Viene eletto al Parlamento nel 1990 e nel 1995 diventa leader del suo partito (carica che tiene sino al maggio 2005): incontra non poche opposizioni all’interno del partito quando decide di intavolare discussioni con i leader politici della Repubblica Irlandese (Eire), ma dopo l’importante accordo del Venerdì Santo del 1998 con la parte cattolica, ne ottiene l’appoggio completo. Nel luglio del 1998 è eletto Primo Ministro dell’Irlanda del Nord, carica che ricopre, a più riprese e tra alterne vicende, sino all’ottobre del 2002.
Nel 1998 riceve il Premio Nobel per la Pace insieme al ledere cattolico John Hume.
John Hume e David Trimble vengono premiati per “il loro impegno nell’accordo di pace per l’Irlanda del Nord e per il loro sforzo per trovare una soluzione pacifica nella tormentata provincia”. Hume e Trimble - afferma il Comitato Norvegese per il Nobel – hanno lavorato per porre fine “a un conflitto nazionale, religioso e sociale costato in Irlanda del Nord la vita di oltre 3.500 persone”. Hume, si afferma ancora “è stato sempre il più chiaro e coerente tra i leader nordirlandesi nel suo impegno per una soluzione pacifica” mentre Trimble “come capo del partito tradizionalmente predominante in Irlanda, ha mostrato grande coraggio quando, in una fase critica del processo, ha sostenuto le soluzioni che hanno portato all’accordo di pace”.
Così la guerra civile, che per lunghi anni ha opposto la comunità cattolica a quella protestante, e visto fronteggiarsi da una parte l’IRA (Irish Republican Army) anti-inglese e indipendentista e dall’altra le unità paramilitari orangiste, ha finalmente termine quando incominciano a nascere idee ed iniziative che spaccano i due fronti. Alcuni cattolici cominciano a marciare pacificamente dicendo agli altri cattolici che alla violenza non si deve rispondere con la violenza. Altrettanto fanno i protestanti, fino a giungere al Venerdì Santo del 1998, quando viene siglato un accordo che intende fermare i fautori della guerra civile.
David Trimble il 6 giugno 2006 è diventato membro della Camera dei Lords.
Ha ricevuto premi e riconoscimenti in Gran Bretagna e titoli onorari da varie università del suo Paese e degli Stati Uniti.
E’ sposato con Daphne Orr con la quale vive nei pressi di Belfast insieme ai loro quattro figli.

Ernesto Teodoro Moneta
Nato a Milano nel 1833 da famiglia nobile, Ernesto Teodoro Moneta studiò al Liceo di Brera a Milano, poi alla Scuola Militare di Ivrea. Unico italiano insignito del Premio Nobel per la Pace – partecipò, infiammato dagli ideali del Risorgimento, alle lotte per l’indipendenza fin dal 1848. Maturò presto un rifiuto verso ogni tipo di violenza, ed entrò contatto con gli ambienti del pacifismo internazionale. «La vista dei morti e dei feriti e l’infelice esito di quella battaglia – confesserà ripensando al dramma di Custoza – non fecero che confermare, nel mio animo, la condanna delle guerre».
Si dedicò al giornalismo, animando il quotidiano milanese “Il Secolo”, che diresse dal 1869 al ’96; in seguito all’atteggiamento tenuto dal giornale sui fatti di Milano del 1898 e sulla repressione operata dal generale Bava Beccaris, dovette fuggire all’estero per evitare l’arresto. Da allora la sua scelta di vita s’identificò nella causa della pace, obiettivo che Moneta perseguì con ostinato rigore, pubblicando volumi e periodici, anche a carattere popolare (come la serie degli “Almanacchi della Pace”), e moltiplicando le conferenze e i dibattiti. L’approdo al movimento pacifista si configurava come la proiezione delle sue tesi cariche di istanze mazziniane verso una concezione che individuava nell’educazione e nella democrazia gli elementi essenziali per uno sviluppo dell’individuo e delle comunità basato su regole di equità e di rispetto.
Fu animatore e factotum della Società per la Pace e la Giustizia Internazionale, impegnata a potenziare l’azione dell’Unione Lombarda per la Pace e l’Arbitrato Internazionale, sorta a Milano nel 1887 e presto diffusasi anche fuori d’Italia per iniziativa dello stesso Moneta, di Angelo Mazzoleni e di Francesco Viganò.
Nel 1889 inaugurò a Roma il Primo Congresso Nazionale della Pace. L’anno successivo lanciò l’almanacco “L’Amico della Pace”, che ebbe grande successo, mentre, nel 1898, fondò la rivista “La Vita Internazionale” a cui collaborarono Lev Tolstoj ed Edmondo De Amicis, Vilfredo Pareto e Leonida Bissolati, Giulio Cesare Alba e Antonio Fogazzaro, Mario Rapisardi e Alfredo Panzini.
Nel 1899 partecipò alla prima Conferenza Diplomatica dell’Aja.
Nel 1907 Moneta ricevette il Premio Nobel per la Pace, insieme al francese Louis Renault. La motivazione sottolinea la coerenza, l’attivismo e il fervore, ormai quarantennali, da lui profusi per il raggiungimento di una causa così alta e difficile.



(07-06-2007)




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Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 07-06-2007 alle :