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cultura

“Etruschi”: la grande mostra archeologica che riunisce, dopo 150 anni, la collezione Bonci Casuccini

Siena e Chiusi rendono omaggio ad una delle più celebri collezioni private d’Italia. Nei luoghi della loro formazione tornano anche le opere della raccolta proveniente dal Museo Archeologico “Antonino Salinas” di Palermo, 200 pezzi di inestimabile


Dopo centocinquant’anni anni, una grande mostra archeologica riunisce a Siena e a Chiusi – luoghi della loro formazione - i due nuclei fondamentali di una delle più celebri e ricche raccolte archeologiche private d’Italia: la collezione Bonci Casuccini.

La rassegna dal titolo “Etruschi. La collezione Bonci Casuccini” - in programma dal 21 aprile al 4 novembre 2007 - è articolata in due sedi: il Complesso museale Santa Maria della Scala a Siena e gli spazi espositivi del laboratorio archeologico a Chiusi e propone una selezione di oltre duecento opere.

Grande la varietà dei reperti: dai sarcofagi ai cippi, dalla statue-cinerario alle urne, da alcuni straordinari esempi di ceramica greca ed etrusca figurata ad una ricca selezione di bronzi, annoverati fra i maggiori capolavori dell’eredità storica ed artistica tramandataci dagli Etruschi.

L’esposizione – promossa da Comune di Siena, Istituzione Santa Maria della Scala, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, Comune di Chiusi,Regione Siciliana, Regione Siciliana – Assessorato ai Beni Culturali, Museo Archeologico Regionale “Antonino Salinas” di Palermo, Fondazione Monte dei Paschi di Siena e Banca Monte dei Paschi di Siena main sponsor - rende omaggio al principale artefice della raccolta Pietro Bonci Casuccini, nel duecentocinquantesimo anniversario della nascita.
Fu, infatti, proprio Pietro Bonci Casuccini nel corso dei primi decenni dell’Ottocento, a metterne insieme il nucleo originario, di cui facevano parte numerosissimi materiali recuperati nei terreni di famiglia. Sculture in pietra tra cui sarcofagi, urne, cippi, statue-cinerario, ceramica greca ed etrusca figurata, ceramiche ellenistiche e bronzi in ragguardevole quantità, per un patrimonio di circa diecimila pezzi, tra interi e frammentari.
Lo stesso Pietro Bonci Casuccini aveva ipotizzato di destinare un vero e proprio museo all’immenso patrimonio accumulato. L’incremento dei rinvenimenti lo portò ad ampliare in più occasioni, i locali in cui erano conservati. Alla morte del fondatore, avvenuta nel 1842, la collezione passò agli eredi che in un primo tempo proseguirono le indagini, affidandole sempre più a specialisti, ma in un secondo momento iniziarono a vendere alcuni dei materiali.
Alla collezione, acquistata nel 1863 dal Museo Archeologico di Palermo, dove è tuttora conservata, si sostituì col tempo una seconda raccolta, creata da un pronipote di Pietro, Emilio Bonci Casuccini, che alla fine dell’800 iniziò ad assemblare - ancora una volta con scavi effettuati nei terreni di famiglia -una nuova collezione, oggi conservata nel Museo Archeologico di Siena all’interno del Complesso museale Santa Maria della Scala.

Quest’ ultima raccolta si formò sotto il diretto influsso e la guida illuminata del giovane Ranuccio Bianchi Bandinelli, allora impegnato nella redazione della tesi di laurea sulle necropoli chiusine, che seppe indirizzare il nobile collezionista verso criteri diversi dall’esclusivo amore per l’oggetto pregiato ed esteticamente attraente, suggerendogli una “più moderna” e corretta sensibilità a scavi condotti nel tentativo di chiarire problemi e fornire risposte a precise domande.
La collezione di Emilio, che si contraddistingueva proprio per il modo nuovo di fare collezionismo - per la particolare attenzione posta sui contesti di rinvenimento dei reperti, per i quali si conservavano dunque dati sull’associazione originaria e sui luoghi in cui venivano rinvenuti – comprendeva anche i pochi oggetti salvatisi dalla precedente vendita, tra cui alcune antefisse provenienti dalla località della Martinella, il corredo della tomba a ziro rinvenuto in località Ficomontano, vasi dal podere Montebello, tutte località di proprietà della famiglia. A questi reperti andarono presto ad affiancarsi i materiali degli scavi effettuati, tra l’altro, presso la villa di famiglia della Marcianella.

Il percorso espositivo proposto a Siena e Chiusi si snoda lungo due direttrici
La mostra che ha sede nel Complesso museale di Santa Maria della Scala, ricostruisce la storia della collezione, dalla formazione all’acquisizione da parte dei Musei di Palermo e Siena. Sono qui illustrate e valorizzate le figure che contribuirono alla formazione della collezione ed è esposta una larga parte dei materiali raccolti da Pietro, Emilio e dagli eredi moderni della famiglia. Trova spazio anche l’odierna collezione di Niccolò Casini, erede della famiglia Casuccini, costituita da pochi, ma significativi esemplari che rimasero di proprietà della famiglia come arredi interni ed esterni della Villa della Marcianella dopo la vendita del primo nucleo a Palermo, e da qualche altro reperto che si andò aggiungendo nel tempo.
Una sezione è dedicata ad importanti reperti, etruschi e non, che facevano un tempo parte della collezione Casuccini, ma che già i collezionisti stessi avevano donato ad altre nobili famiglie toscane o avevano scambiato con reperti appartenenti ad altri, come nel caso di una notevole testa di bronzo, probabile realizzazione pseudo-antica che sembra ritrarre Paride. L’ultima sezione della mostra è riservata alla storia delle vicende familiari Bonci Casuccini attraverso documenti, fotografie, materiali d’archivio.
A Chiusi, nelle sale espositive annesse al Museo Archeologico Nazionale, una sezione importante èdedicata alla scultura arcaica, prodotta dalle botteghe che lavoravano nella stessa Chiusi - l’etrusca Clevsi - tra il tardo VII e la fine del VI sec. a.C. Della grande produzione dell’epoca è esempio straordinario il cosiddetto Plutone (nella foto), appartenente alla serie delle statue-cinerario di tradizione chiusina ascrivibili al VI secolo a.C.
Si tratta di un pezzo eccezionale sia per iconografia che dal punto di visto stilistico. La statua rappresenta una figura maschile seduta su un trono dalla larga spalliera ricurva. E il busto, cavo, doveva essere stato progettato per contenere le ceneri del defunto.
Le opere delle collezioni di Pietro e Emilio Bonci Casuccini esposte rappresentano uno spaccato significativo dell’attività delle tante botteghe poste al servizio della committenza locale di rango elevato, che ne utilizzava i prodotti per adornare le lussuose tombe di famiglia, per impreziosire altari e templi e per accompagnare rituali funerari che prevedevano l’impiego di lussuose suppellettili. Era, infatti, proprio attraverso l’ostentazione di tali lussuosi arredi ed ornamenti che veniva costantemente ribadito all’intera comunità il ruolo di egemonia politica, economica e culturale delle famiglie aristocratiche.
Apposite postazioni multimediali, predisposte nei luoghi della mostra ed a Palermo, faranno da
costante richiamo ai musei che hanno contribuito alla realizzazione di questo straordinario evento.

“Etruschi. La collezione Bonci Casuccini” resterà aperta fino al 4 novembre 2007. Tutti i giorni compreso i festivi a Siena presso il Complesso museale Santa Maria della Scala dalle 10.30 alle 19.30, infoline 24ore/24 02/54911.
A Chiusi presso gli spazi espositivi del laboratorio archeologico tutti i giorni compreso i festivi dalle 9.00 alle 20.00, info 0578 20177 fax 0578/224452 email: Sba-tos.museochiusi@beniculturali.it.

ORARIO DELLA MOSTRA
Siena, Complesso Museale Santa Maria della Scala
Tutti i giorni compresi i festivi
10,30/19,30

Chiusi, spazi espositivi del laboratorio archeologico
tutti i giorni compresi i festivi
9,00/20,00

INFORMAZIONI E BIGLIETTERIA
Infoline 24 ore/24
02/54911
Museo Archeologico di Chiusi
Sba-tos.museochiusi@beniculturali.it
Tel 0578 20177 Fax 0578 224455
Ufficio Cultura del Comune di Chiusi
Tel. 0578 223626 - 223624 Fax 0578/224452

Biglietti
Siena
Intero 6,00 euro
Ridotto 4,00 euro
Gruppi minimo 15 massimo 25 persone, minori di 18 anni e maggiori di 65, convenzioni e detentori
di appositi coupon (ACI, TCI, COOP, CTS)
Studenti di ogni ordine e grado 2,00 euro
Gratuito
Bambini fino a 6 anni, disabili e accompagnatori, funzionari del Ministero Pubblica Istruzione e Beni e Attività Culturali
I possessori del biglietto della mostra hanno diritto all’accesso al Santa Maria della Scala al prezzo speciale di 2 euro.

Chiusi
Intero 3,00 euro
Ridotto 2,00 euro
Integrato Siena Chiusi
Intero 7,00 euro
Ridotto 3,00 euro

Servizi di accoglienza e visite guidate
Civita Servizi
Tel. 199.199.111

Prenotazioni:
Individuale 1,50 euro
Gruppi 1,50 euro/persona
Scuole 1,00 euro/persona
Visite guidate:
Gruppi 100,00 euro
Scuole 70,00 euro
Lingua straniera 120,00 euro

(05-06-2007)




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Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 05-06-2007 alle :