Nuova veste al Museo di Arte e Storia Ebraica di Firenze
Il 25 marzo 2007, inaugurazione del “nuovo” Museo ampliato e rinnovato attraverso l’allestimento progettato e realizzato dall’architetto Funaro. Uno spazio per ricordare, conoscere ed entrare in contatto con la cultura ebraica
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Domenica 25 marzo 2007 alle ore 17.00 verrà inaugurato il nuovo Museo di Arte e Storia Ebraica di Firenze.
Il Museo, fondato nel 1981, riapre in una veste completamente rinnovata grazie al contributo determinante della Regione Toscana, dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e della Fondazione Monte dei Paschi di Siena.
La sede è stata notevolmente ampliata occupando due piani all’interno della Sinagoga secondo i più moderni parametri museali, avvalendosi anche dei nuovi mezzi multimediali, l’esposizione si è inoltre arricchita di diversi documenti fotografici ed archivistici.
Il museo diretto e curato scientificamente da Dora Liscia Bemporand è stato ridefinito e rinnovato attraverso l’allestimento progettato e realizzato dall’architetto Renzo Funaro.
In esso si documenta la storia degli ebrei a Firenze a partire dalla nascita del primo insediamento ebraico fiorentino nel 1437 fino ai giorni nostri e, attraverso alcuni oggetti usati per le cerimonie sinagogali e attraverso gli arredi di devozione domestica, molti dei quali donati dalle famiglie ebraiche fiorentine, illustra i momenti fondamentali della vita e delle festività ebraiche.
Costituiscono quindi il percorso museale immagini fotografiche, un plastico in legno dell’antico ghetto fiorentino, arredi tessili e in argento; nella prima sezione un ampio spazio è riservato agli ornamenti del Sefer Torà, i rotoli in pergamena in cui è scritto in caratteri ebraici quadrati il Pentateuco.
L’ultima sezione è dedicata alla storia della Comunità negli ultimi due secoli.
I documenti fotografici e archivistici presentano la vita degli ebrei fiorentini, dalla ritrovata uguaglianza dopo l’età dei ghetti, alle persecuzioni a seguito delle leggi razziali e alle deportazioni nei campi di sterminio, fino alla rinascita e alla ricostruzione dopo la guerra.
Fanno parte del percorso museale due sale attrezzate: una per le proiezioni, l’altra dotata di computer collegati con le banche dati dei maggiori musei e centri di ricerca ebraici nel mondo.
Il museo è quindi uno strumento fondamentale per ricordare, conoscere ed entrare in contatto con la cultura ebraica.
Il Museo e la Sinagoga, che hanno lo stesso accesso da Via Farini 6, sono aperti tutti i giorni ad esclusione del sabato, i visitatori possono seguire una visita guidata in lingua italiana o inglese, inoltre la sezione didattica organizza incontri e laboratori riservati agli insegnanti e alle classi elementari, medie e superiori.
(23-02-2007)
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