Erich HARTMANN (Monaco di Baviera 1922 - New York 1999). Emigrato con la famiglia negli Stati Uniti nel 1938, si arruola volontario nell´esercito e parte per la Seconda Guerra Mondiale. Tornato a New York, nel 1952 entra a far parte di Magnum Photos, di cui diventerà membro e poi presidente. Compie reportage e saggi fotografici. Tra il 1954 e il 1962 realizza "Il nostro pane quotidiano" un reportage sul grano, dalla semina alla mietitura e alla lavorazione. Negli anni Novanta inizia a produrre una serie fotografica sulla realtà dei campi di concentramento (In the camps), un obbligo morali" di documentare luoghi così terribili e drammatici, ai quali lui stesso era fortunatamente scampato. Con i suoi lavori ha partecipato a numerose esposizioni collettive di Magnum; realizzando anche varie mostre personali.
MANNEQUIN FACTORY è una serie di fotografie realizzate in una fabbrica di Long Island in cui venivano prodotti manichini. Ritratti nel modo in cui sono stati trovati, sia completi sia corpi smembrati, rivelano la loro muta condizione deumanizzata. Era infatti un suo obiettivo quello di fotografare gli oggetti in un modo in cui nessuno li aveva mai visti. Da un certo punto di vista queste foto sembrano guardare indietro e avanti nel tempo. Indietro perché nei manichini stessi si può vedere un riferimento ai campi di concentramento (numeri di identificazione, teste rasate...); avanti perché sembra che possano riprendere i caratteri di automi depersonalizzati del romanzo di G. Orwell.
L’esposizione, che resterà aperta al pubblico fino al 15 aprile 2007, è curata da Ziva Kraus fondatrice e direttrice di Ikona Photo Gallery dal 1979.
(20-02-2007)
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