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cultura

Tra sogno e narrazione: gli scatti dell’anima

Oltre il Chiostro e la galleria MOdenArte presentano una mostra a cura di Giampaolo Trotta. In esposizione a Napoli, al Complesso Museale di Santa Chiara dal 23 Febbraio al 31 marzo 2007, gli scatti di Marina GAVAZZI e Steve McCURRY


Due fotografi, due viaggiatori: lei, la giovane italiana Marina Gavazzi, lui il celeberrimo Steve McCurry dell’agenzia Magnum. A proporli, per la prima volta insieme, nello splendido Complesso Museale di Santa Chiara, a Napoli, sarà la mostra “Tra sogno e narrazione: gli scatti dell’anima”, organizzata dall’associazione Oltre il Chiostro, in collaborazione con la galleria MOdenArte.

Ampia la scelta di immagini di McCurry, prima tra tutte quella famosissima della bambina afgana con gli occhi verdi, immortalata negli anni Ottanta in un campo profughi pakistano, e numerose anche le foto di Marina Gavazzi, tutte scattate nel cuore del deserto libico.

Le immagini sono diversissime tra loro: estremamente realistiche quelle del fotoreporter americano, per lo più ritratti, e invece quasi oniriche quelle della Gavazzi, che ricordano paesaggi lunari, luoghi di sogni lontani. In entrambi i casi però, i fotografi cercano di fermare un’immagine che non si ripeterà mai più: perché gli sguardi e le espressioni dei volti di McCurry cambiano con la stessa velocità con cui il vento muta forma alle dune del deserto.

All’inaugurazione di venerdì 23 febbraio saranno presenti entrambi i fotografi. Nell’occasione saranno disponibili due cataloghi con le immagini in mostra (Carlo Cambi editore, testo a cura di Giampaolo Trotta).


Marina Gavazzi: la vita
Nata a Milano nel 1962, Marina Gavazzi vive attualmente tra il capoluogo lombardo ed Antibes, in Francia. Comincia ad esporre nel 1996 con una mostra personale alla Galerie Médiart di Parigi. Nel 1998 espone alla Galleria Arte 92 di Milano, alla Galerie Pascal Retelet a Saint Paul de Vence e partecipa alla Biennale di Pittura di Bordighera. Del 1999 sono la personale al Centre Culturel de Quaregnon, in Belgio, e la sua partecipazione ad alcune fiere internazionali e nazionali come l’Art Jonction a Nizza, il Miart di Milano e il Lineart di Gent, in Belgio; da ricordare inoltre la sua presenza alla mostra collettiva “White out” alla Gallery Fine di Londra. Il 2000 la vede impegnata con una mostra alla Galerie Van der Straeten di Amsterdam e con diverse fiere d’arte: partecipa all’Art Miami, all’Arte Fiera di Bologna e all’Art Jonction di Nizza. Nel 2001 presenta le proprie creazioni alla Galerie Pascal Polar, all’Art Bruxelles e alla Galerie Pascal Retelet a Saint Paul de Vence. L’anno seguente espone a Milano, Lille ed a Roma. Nel 2003 partecipa al Contemporarte e alla collettiva “Noi-Voi” presso il Palazzo della Triennale, a Milano, mostra questa ultima proposta anche a Palazzo Terragni di Meda. Del 2004 sono le personali a Kew, Merano e Verona. Nello stesso anno partecipa al “Festival Fotografo” di Savignano sul Rubicone (FO). Nel 2005 espone al Miami Art Centre, al Palm Beach3 Photography e alla Galleria Modenarte.


Steve McCurry: la vita
Celebre per le sue foto a colori altamente evocative, nella migliore tradizione documentaristica, Steve McCurry è in grado di cogliere l’essenza degli umani affanni e della gioia. Membro della Magnum Photos dal 1986, ha cercato e ha trovato l’indimenticabile; molte delle sue immagini sono divenute delle icone dei nostri giorni ed oggi è universalmente considerato uno dei più grandi maestri della fotografia dei nostri tempi.
Nato a Filadelfia, McCurry si è laureato con lode al College of Arts and Architecture della Pennsylvania State University. Dopo due anni di lavoro per una testata giornalistica è partito per l’India come freelance. In India, McCurry ha imparato ad “osservare” e ad “aspettare” la vita. “Se aspetti” – si è reso conto – “la gente si dimentica della tua macchina fotografica e l’anima affiora, diventa visibile”. La svolta della sua carriera è arrivata quando, camuffatosi indossando abiti locali, ha attraversato le frontiere del Pakistan, poco prima dell’invasione russa, per raggiungere i territori afgani controllati dai ribelli. Quando è riapparso portava addosso, cuciti negli abiti, i rullini con le immagini che avrebbe pubblicato in tutto il mondo e che sarebbero state tra le prime a mostrare il conflitto in quelle zone. Il suo servizio ha vinto la Medaglia d’Oro Robert Capa per il Miglior Reportage Fotografico Estero, un premio dedicato a fotografi dal coraggio e dalla intraprendenza eccezionale. Ha ricevuto molti premi tra cui il Magazine Photographer of the Year, assegnato dalla National Press Photographer’s Association. E questo è avvenuto lo stesso anno in cui ha vinto, per la prima volta nella storia, quattro primi premi del World Press Photo Contest. Ha vinto per due volte il premio Oliver Rebbot Memorial Award. Steve McCurry ha lavorato in molte zone di conflitto civile ed internazionale, incluse la guerra Iran-Iraq e la disintegrazione della vecchia Yugoslavia, a Beirut, in Cambogia, nelle Filippine, durante la Guerra del Golfo, realizzando una serie ininterrotta di servizi sull’Afganistan. La sua attenzione si focalizza in particolare sulle conseguenze umane della guerra, mostrando i segni della guerra sul territorio, ma soprattutto sui volti delle persone.


Marina GAVAZZI – Steve McCURRY
Tra sogno e narrazione: gli scatti dell’anima

23 Febbraio – 31 Marzo 2007
Napoli, Complesso Museale di Santa Chiara
Orario:
Feriali: dalle 9.30 alle 17.30
Festivi: dalle 9.30 alle 14

Ingresso col biglietto del museo
Info: tel. 081 19575915 - 081 5521597

(15-02-2007)




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Pubblicato in S.Mariano - Perugia - Italia - Ultimo aggiornamento: 15-02-2007 alle :